Web – La certezza ancora non si è raggiunta ma, secondo l’autorevole Mayo Clinic americana, la sindrome del tunnel carpale è una patologia che non ha una diretta relazione con l’uso del computer.
Fino ad oggi la sindrome che colpisce numerosi utenti di personal computer veniva attribuita proprio alle lunghe ore passate utilizzando mouse e tastiera. Si riteneva, infatti, che le posizioni poco naturali spesso richieste dalle “interfaccia hardware” contribuissero all’insorgenza di questo genere di patologia.
La novità è che l’incidenza della sindrome tra gli utenti di computer che passano molte ore al giorno usando il PC non è superiore all’incidenza della malattia che provoca dolori e spasmi a polsi e mani nel complesso della popolazione. Lo studio di Mayo Clinic avrebbe infatti evidenziato che il 10,5 per cento degli “heavy users” sviluppa la sindrome, il che equivale alla percentuale “tipicamente riscontrata” nella popolazione, indipendentemente dall’uso del computer.
“Ci saremmo aspettati – ha spiegato il neurologo J. Clarke Stevens della Mayo Clinic e autore dello studio che appare in queste ore su Neurology – di trovare una forte incidenza della sindrome del tunnel carpale tra gli utenti più attivi. Generalmente si ritiene che l’uso del computer la provochi”.
La sindrome è causata dalla compressione del nervo medio nel polso. Una compressione dovuta ad una infiammazione generata nel tunnel carpale. Questo è un tessuto a forma di tubo che il nervo sfrutta per passare dall’avambraccio alla mano. L’insorgenza della malattia è stata attribuita in molti casi a ripetuti movimenti innaturali per quel nervo.
La convinzione che ci sia una diretta relazione tra questa patologia e l’uso del computer era talmente pacifica che negli Stati Uniti l’Istituto nazionale per la sicurezza sul lavoro l’ha da tempo accettata e introdotta nelle proprie procedure e accertamenti.
Stevens si dice comunque convinto della necessità di continuare ad utilizzare interfaccia ergonomiche: “Credo che continuino ad essere molto importanti, perché ci sono molte forme di dolori e problemi che possono emergere nell’uso del computer”. E ha anche specificato che il campione di utenti utilizzato per lo studio, neanche 300 persone, va considerato per quello che è: “Quello che stiamo dicendo è che almeno negli addetti che abbiamo sottoposto ad esame, l’uso del computer non è sembrato incrementare il rischio di sindrome del tunnel carpale”. Anche per questo Stevens sottolinea l’esigenza di nuovi e più ampi studi che chiariscano definitivamente il problema.