La collezione di Turing, la serie di estratti del lavoro del padre dell’informatica moderna, è stata salvata grazie alla donazione , arrivata all’ultimo minuto, di 200mila sterline da parte del National Heritage Memorial Fund .
I documenti erano stati messi all’asta da Christie ‘s lo scorso novembre , ma le offerte racimolate durante la vendita non erano state adeguate rispetto al valore totale della collezione, stimata intorno alle 500mila sterline. Non erano dunque bastati né i 100mila dollari messi sul piatto da Google, né la campagna di raccolta fondi Saving Turing’s Papers lanciata durante l’asta da Christie ‘s .
Grazie alla generosa somma rilasciata dal National Heritage Memorial Fund per la collezione del matematico britannico Alan Turing potrà essere salvato un pezzo di storia britannica che si rischiava di perdere, magari acquistata da un collezionista d’oltreoceano. L’intera collezione sarà conservata al museo di Bletechley Park , dunque ancora a disposizione del pubblico, non appena saranno completati i lavori di restauro delle opere.
La collezione ha dimensioni enormi, tra le più grandi in circolazioni, realizzata e conservata da un amico dello stesso Turing, il professor Maxwell Newman, al quale il matematico consegnò le ristampe dei propri lavori. La raccolta include estratti di articoli scientifici, tra i quali ” On computable Numbers with an application to the Entscheidungsproblem ” (1936), visto come uno dei documenti chiave della storia dell’informatica, ma anche ” Computing Machinery and Intelligence ” (1950), una delle prime proposte di definizione del concetto di intelligenza artificiale.
Il presidente della NHMF, Dame Jenny Abramsky, ha dichiarato che “questa è una buona notizia. Alan Turing è stato un vero eroe di guerra ed ha giocato un ruolo assolutamente cruciale durante la Seconda Guerra Mondiale”. “La sovvenzione – ha continuato – garantirà che questa collezione, estremamente rara, si potrà porre come un memoriale permanente per l’uomo e per tutti coloro che hanno pagato con la vita per la nazione”.
Inoltre, ha precisato il presidente, salvare la collezione è una cosa molto importante dato che non sono molte le tracce fisiche dell’autore e visto che quasi tutti i documenti conservati a Bletchley Park, sito dell’unità principale di crittoanalisi del Regno Unito dove il team scientifico guidato dal matematico riuscì a decifrare messaggi scambiati dalle armate tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale, sono stati distrutti dopo la guerra.
Raffaella Gargiulo