Rifiutando la richiesta di Apple di veder bloccati negli Stati Uniti i prodotti Samsung della linea Galaxy, il giudice distrettuale Lucy Koh ha per sbaglio divulgato con le sue conclusioni alcuni dettagli che avrebbero dovuto rimanere riservati : in pratica il testo era stato formattato in maniera tale da permettere di risalire alle parti coperte dalle strisce nere con un semplice copia e incolla.
Il tribunale si è ben presto accorto dell’errore e ha provveduto a rimuovere la versione digitale del documento caricandone una nuova e corretta: non in tempo, tuttavia, per toglierlo dalla circolazione. Gli osservatori avevano infatti già provveduto a copiarlo.
A essere divulgati involontariamente, contro la volontà delle due aziende, non i dettagli tecnici dei rispettivi prodotti, ma considerazioni sul mercato degli smartphone e dei tablet e sulle relazioni che Apple ha con aziende con cui stipula contratti di licensing per i suoi brevetti .
Tra i dettagli che avrebbero dovuto rimanere riservati, una considerazione sulla domanda mobile nel prossimo futuro: Apple scommette su un mercato ancora in espansione sia per i tablet che per gli smartphone.
Tuttavia si rivela altresì che la vendita di dispositivi Samsung arriverebbe a discapito di altri produttori Android, essendo invece improbabile il passaggio di un consumatore da iPhone a uno smartphone della sudcoreana.
Inoltre Samsung, che oltre ad essere un concorrente diretto di Cupertino è anche un fornitore di componenti, afferma che l’offerta di Apple non è in grado di supportare la domanda di mercato del settore smartphone .
Nella parte del documento ora non visibile compaiono poi anche i rapporti di licenza già stipulati da Apple per uno dei brevetti oggetto del contendere, quello sulla tecnologia per lo scorrimento dei documenti e delle immagini in dispositivi touchscreen: Cupertino ha già accordi con IBM e Nokia, ma se quelli con la finlandese erano noti, i rapporti con la prima non erano stati divulgati.
Ma non è tutto: tra le righe che sarebbero dovute rimanere riservate c’era anche un’ offerta simile proposta da Apple a Samsung prima dell’inizio delle ostilità che le vedono contrapposte in diversi paesi.
Cupertino, infine, avrebbe spiegato alla coreana come non ricalcare l’aspetto di iPad: tra le indicazioni, lo sviluppare un prodotto senza contorni frontali neri, che non abbia una forma genericamente rettangolare e sicuramente non con i contorni arrotondati.
Claudio Tamburrino