Toronto (Canada) – PulseNewMedia non ha dubbi e si attende milioni di utenti nelle prossime settimane. Utenti che scaricheranno il suo NapCameBack , software che consente in due clic di trasformare i nomi dei file e di cifrarli, al punto da ingannare i filtri anti-pirateria di Napster.
Eh già, perché proprio in queste ore Napster sta bannando dal proprio sistema i 135mila titoli che sono stati indicati dai discografici della RIAA. Titoli che, secondo PulseNewMedia, potranno essere comunque scambiati liberamente dagli utenti che utilizzeranno il suo software.
Il programmillo, il cui logo riprende decisamente quello di Napster, non viene però presentato ufficialmente come un “aggiratore” dei filtri che Napster pone sullo scambio di mp3 tra i propri utenti. Il boss dell’azienda, Tammy Lee, con una certa faccia tosta ha dichiarato che il suo servizio è del tutto neutrale: “Non stiamo invitando le persone a violare le leggi sul copyright, ma consentiamo agli utenti di rinominare i file che sono in loro possesso”.
L’encoder sviluppato da PulseNewMedia si serve di un semplice algoritmo di cifratura per sfruttare a proprio vantaggio il Digital Millennium Copyright Act, con una strategia già adottata di recente da Aimster con il suo Pig encoder. La legge, infatti, impedisce la decifrazione dei file cifrati se non per necessità di indagine da parte della polizia. Una situazione che di fatto “blinda” i file gestiti dal plug-in di PulseNewMedia e dallo stesso Aimster.