Roma – Il 62 per cento degli utenti internet italiani è soddisfatto dei servizi forniti via internet dalla pubblica amministrazione. A dirlo è l’ultima indagine Nielsen-NetRatings realizzata per conto dell’ Osservatorio società dell’Informazione voluto dal ministro all’Innovazione Lucio Stanca.
La ricerca indica che ad usare i servizi internet della PA è il 54 per cento degli utenti italiani , una percentuale superiore al 50 per cento di Regno Unito e Spagna e al 40 per cento della Germania. L’anagrafica di questi utenti indica che per la maggior parte si tratta di uomini (il 67 per cento), residenti nel Centro Sud (il 52per cento contro il 48 per cento del Nord Italia). La maggioranza degli utenti, inoltre, ha fra i 25 ed i 54 anni (il 74 per cento), mentre gli over 55 sono solo il 9 per cento.
Sui siti della PA si cercano soprattutto informazioni e moduli da scaricare per poterli poi inviare alle diverse amministrazioni.
“I più giovani – affermano al Dipartimento all’Innovazione – cominciano a sperimentare le prime forme di e-Democracy: quelli tra 14 ed i 17 anni usano il Web per esprimere le proprie opinioni, a cui sono interessati oltre il 25 per cento di essi”. Tra i 18 ed i 24 anni ed oltre i 55 anni si preferisce ancora la comunicazione ad una via: il 43 per cento in entrambi i casi naviga i siti della PA per scaricare moduli e solo l’8,4 per cento e il 2,3 per cento per manifestare il proprio punto di vista.
I soddisfatti si collocano in prevalenza nel Nord Est, mentre i più critici sono i giovani tra i 18 ed i 24 anni (il 20 per cento di essi è insoddisfatto), soprattutto per le difficoltà di collegamento, di reperimento delle informazioni o della loro genericità. Le persone con più di 55 anni, invece, lamentano la mancanza di numeri verdi cui rivolgersi.
La ricerca ha anche chiesto ai partecipanti di indicare i desiderata per la PA in rete. Ne è emerso che il 42 per cento vorrebbe il rilascio dei documenti personali, il 41 la ricerca di lavoro e i servizi sanitari. “Ma gli over 55 anni (22 per cento) – spiega il Dipartimento – vorrebbero pagare le imposte attraverso Internet; la ricerca di lavoro in rete vorrebbero poterla fare quelli tra i 18 e i 54 anni (il 45 per cento), soprattutto nel Centro Sud; i navigatori over 25 auspicano il rilascio di documenti personali, principalmente nel Nord Est e a Reggio Emilia”.
Nelle stesse aree chi ha più di 25 anni chiede di effettuare in rete il cambio di residenza, mentre sia i giovani tra i 14 ed i 17 anni come pure i loro genitori vorrebbero fare telematicamente l’iscrizione alla scuola media superiore. L’accesso on line ai servizi sanitari è chiesto dalla metà degli utenti sopra i 25 anni ed in prevalenza ancora nel Nord Est.
Di seguito la dichiarazione del ministro Stanca:
“Questa fotografia documenta non solo il recupero in atto nel nostro Paese sul fronte della modernizzazione della burocrazia pubblica, centrale e locale ma anche la qualità dei risultati del molto lavoro intrapreso dall’inizio della legislatura, con 134 cantieri digitali aperti su progetti decisi mediante una visione condivisa con le Autonomie locali e sostenuti da uno sforzo finanziario senza precedenti: oltre un miliardo di euro in tre anni. Il sondaggio è anche la testimonianza che questa scelta è ben percepita dai cittadini che, anzi, ci stimolano a seguire ulteriormente su questa strada”.