Ci sono ancora loro, quelli di Defective By Design , dietro una iniziativa che parte da Internet e arriva, sperano i promotori, nella biblioteca pubblica di Boston. La Boston Public Library è accusata di aver integrato il DRM ai materiali che offre ai propri visitatori.
La nuova mobilitazione contro i lucchetti digitali chiede che la BPL rimuova i lacci e lacciuoli generati dal DRM e istituisca una policy che rispecchi fedelmente il motto di libertà apposto sulla sommità dei portoni di ingresso: free to all , appunto.
Online, il celebre gruppo antiDRM propone un template di lettera, pronto da modificare e utilizzare in tutto il Mondo per chi vuole contrastare l’adozione del DRM nelle biblioteche, restrizioni anticopia che spesso si traducono in una limitata fruibilità di opere su supporti elettronici.
In questo modo Defective By Design tenta di scuotere chi si fa ammaliare da certi sistemi, secondo il gurppo destinati ad imbrigliare il sapere, apparati di cui, molti farebbero volentieri a meno.