Ci si può fidare di Wikipedia? Domande di questo tipo hanno scatenato più di un dibattito, preoccupando non poco la squadra di Jimmy Wales che si è dovuta riparare dalla pioggia d’accuse di chi continua a non credere nella completa autorevolezza di alcune delle 12 milioni di pagine scritte in 260 lingue. Wiki Lab ha, tuttavia, recentemente annunciato un sistema che porterà gli utenti a fidarsi . Grazie a una terapia dei colori.
La querelle è ormai nota: se Wikipedia fornisce a tutti la possibilità di modificare contenuti, apparirebbe palesemente l’operato di veri e propri vandali da articolo web, editor di informazioni poco oggettive, se non totalmente fasulle come quelle più recenti che annunciavano il prematuro decesso di Ted Kennedy. Ora, i ricercatori di Wiki Lab all’ University of California hanno sviluppato un software chiamato WikiTrust che assegna un particolare codice di colore agli articoli creati o recentemente modificati.
WikiTrust, in realtà, era stato presentato nel 2007 messo poi a disposizione come estensione di MediaWiki già alla fine del 2008, ma soltanto come funzione da scaricare a totale discrezione dell’utente. A partire dal prossimo autunno , invece, WikiTrust sarà inserito tra le maglie dell’intera enciclopedia, come annunciato dalla WikiMedia Foundation . Gli utenti registrati potranno cioè visualizzare il testo con un colore di background che indicherà il grado di affidabilità della pagina in questione .
Più nel dettaglio, nel momento in cui una fonte poco accreditata aggiunge delle informazioni su Wikipedia, il programma creerà uno sfondo di un arancione molto acceso che potrà mutare nel tempo a seconda delle modifiche successive. Più il testo guadagnerà in autorevolezza, maggiore sarà lo sbiadirsi dell’arancione che farà tornare lo sfondo dell’articolo al suo naturale (e rassicurante) colore bianco. L’algoritmo usato da WikiTrust valuta, in pratica, la reputazione di ogni editor in base al ciclo di vita dei suoi precedenti contributi.
Il motto sembra dunque essere: più longeva è la pagina creata, più accurato sarà stato il lavoro di scrittura dell’utente. È una natura quasi darwiniana di Wikipedia, come sottolineato dallo sviluppatore software e neuroscienziato al California Institute of Technology , Virgil Griffith. Fondamentale quando si tratta di una forma di sapere collettivo, assemblata da volontari della rete: “Ci sono sempre più servizi – ha affermato Luca De Alfaro, a capo del project WikiTrust – che non possono esistere senza concetti fondamentali come reputazione dell’utente e fiducia nei contenuti”.
Mauro Vecchio