Lowell (USA) – Un gingillo tecnologico consentirà ai dispositivi portatili di connettersi a sistemi wireless diversi mediante semplici aggiornamenti del software, aprendo così le porte ad un nuovo mercato e all’integrazione dei molti dei servizi wireless esistenti.
C’è questo e nientemeno dietro le novità annunciate dalla società specializzata statunitense BitWave Semiconductor che nelle scorse ore ha presentato un suo RFIC (Radio Frequency Integrated Circuits) parlando di una imminente rivoluzione del settore mobile.
Il Softransceiver RFIC permetterà ai cellulari, notebook e altri dispositivi mobili di comunicare – e quindi trasmettere dati – con ogni tipo di network wireless. La peculiarità di questo CMOS RFIC chip è di poter essere programmato secondo le esigenze e quindi supportare la multi-frequenza . E questo dovrebbe avere un effetto anche sui costi di produzione dei dispositivi, vista la possibilità di realizzare telefoni e altri giochini funzionanti più o meno ovunque, liberando così il produttore di almeno alcune delle necessità di personalizzazione dell’hardware in relazione ai mercati.
Il Softransceiver è in grado di supportare più frequenze e livelli di banda diversi, sfruttando le potenzialità di ri-configurazione via software . Se oggi la programmabilità dei ricetrasmettitori in commercio, integrati sulle schede o nei dispositivi mobili, può avvenire solo ed esclusivamente durante il processo produttivo, domani con il Softransceiver gli aggiornamenti potranno susseguirsi l’uno all’altro, compatibilmente con i servizi offerti dai fornitori di reti wireless. Il software, attualmente, è in grado di intervenire sulle frequenze operative, sui consumi energetici in relazione alle performance desiderate e la banda passante. Insomma, un unico chip e software per rendere operativo un dispositivo mobile in ogni parte del mondo con ogni provider.
“I produttori hanno a che fare con standard wireless emergenti e in continuo sviluppo. Ora, grazie al Softransceiver abbiamo reso più semplici i loro iter di sviluppo fornendo un unico chip a basso consumo totalmente programmabile e compatibile con ogni tipo di network. Si tratta senza ombra di dubbio di una rivoluzione nel settore wireless”, ha enfatizzato Douglas Shute, CEO di BitWave. “Un provider non dovrà più preoccuparsi delle macchine in dotazione agli utenti, queste potranno essere semplicemente aggiornate via software per essere compatibili con i nuovi servizi”.
I test condotti dall’azienda fan sì che oggi i suoi dirigenti sprizzino ottimismo da tutti i pori: per la prossima estate già si profila, a loro dire, la prima fornitura del firmware aggiornabile ai produttori hardware.
Dario d’Elia