Un database unico che comprenda tutte le frequenze televisive utilizzate in Italia. È da questo progetto, che sarà realizzato entro il prossimo gennaio, che rinasce una stretta collaborazione nella forma e nei metodi tra il ministero delle TLC guidato dal ministro-blogger Paolo Gentiloni e l’ Autorità TLC presieduta da Corrado Calabrò.
Di questo accordo e di una serie di altre intese hanno parlato proprio Gentiloni e Calabrò ieri, spiegando che l’obiettivo del database unico dovrebbe essere raggiunto entro pochi mesi, forse già entro il gennaio 2007. Non è cosa di poco conto: il database oggi a disposizione delle istituzioni risale al 1990 e contiene una serie di “buchi informativi” che rendono assai difficile regolamentare e guidare il mercato.
Il lavoro sulle frequenze, una risorsa scarsa di cui cresce continuamente la domanda, terrà conto delle moltissime novità che in questi 16 anni sono intervenute mettendo insieme i dati relativi alle emittenti, agli impianti e alla cessione degli stessi tra i diversi operatori. Terrà anche conto tutte le trasformazioni intervenute con il passaggio agli impianti digitali, in precedenza analogici. Il database è in sé uno strumento indispensabile secondo il Ministero perché venga verificata l’efficiente utilizzazione dello spettro e si giunga quindi al miglior uso possibile delle risorse disponibili.
La creazione del nuovo database passerà anche attraverso una razionalizzazione delle risorse di Ministero e Agcom, sia per evitare sovrapposizioni che per accelerare il più possibile il lavoro. A questo scopo, e allo scopo di intervenire con rapidità sull’insieme delle TLC, oggi un settore più che mai strategico, i due enti si inconteranno ogni due settimane per fare il punto e ottimizzare la collaborazione su tutti i fronti.
A occuparsi del database sarà una task force che tra ispettorati della comunicazione, polizia postale e tecnici di Ministero ed Agcom impiegherà un migliaio di uomini, che lavoreranno a stretto contatto con gli operatori televisivi. Si tratta – ha chiarito Gentiloni – di una “operazione verità” che “non ha nessun intento punitivo e persecutorio, è semplicemente nell’interesse di tutti”.
Tutto questo favorirà peraltro i progetti di Gentiloni, già esplicitati , che comprendono “l’accantonamento della Gasparri”, la controversa riforma delle TLC che ha segnato una lunga e burrascosa stagione nella scorsa legislatura. L’idea portante espressa dal Ministro nei giorni scorsi, peraltro, è quella di intervenire sul duopolio televisivo per dar vita ad un mercato più concorrenziale, tenuto anche conto del sempre maggiore rilievo che avranno frequenze e sistema Tv in un ambiente dove alla tradizionale televisione vanno sostituendosi nuovi strumenti, come i telefoni cellulari.
Su questo fronte, peraltro, Gentiloni ha già chiarito che il Governo inizierà ad intervenire prima della conclusione dei lavori sul database.