A mostrare il segnale di via libera era stato il Segretario di Stato britannico Theresa May: il giovane studente di Sheffield Richard O ‘Dwyer verrà estradato in terra statunitense, accusato di violazione massiva del copyright sul suo sito di indexing TVShack . Disperazione da parte dei familiari, che hanno ora confermato il ricorso in appello contro l’autorizzazione fornita dalle autorità d’Albione al governo di Washington.
Ai vertici della U.S. Immigration and Customs Enforcement (ICE) non importa che il giovane laureando sia cittadino britannico. Né che i server del suo sito di linking risiedano al di là dei confini statunitensi . Come già ribadito in passato, tutti i domini .com o .net farebbero capo al registrar della Virginia Verisign. Dunque sequestrabili dalle autorità a stelle e strisce in casi di proliferazione selvaggia dei contenuti.
Sul caso USA vs O ‘Dwyer sono intervenuti anche gli attivisti di Open Rights Group , che hanno chiesto al governo britannico ulteriori spiegazioni sull’ordine d’estradizione autorizzato dal Segretario di Stato. Le autorità nazionali hanno sottolineato come gli Stati Uniti possano mettere le mani sul giovane admin dal momento che un giudice ha stabilito un’area di manovra giuridica per il governo al di là dell’Atlantico .
In altre parole, è stato confermato il ragionamento fatto negli States : le attività dei domini .com sono controllate dal registrar della Virginia, in particolare quelle che colpiscono direttamente l’industria locale del cinema o del disco. Stando alle accuse, TVShack avrebbe sottratto più di 200mila dollari in entrate pubblicitarie illecite . Se condannato, O ‘Dwyer rischia fino a 10 anni di carcere.
Mauro Vecchio