Pur senza mai trovare la leva giusta per scardinare la tracotante presenza di Mark Zuckerberg sul mondo dei social network, Twitter ha più volte cambiato la propria natura forzando gli architravi dell’idea originale per tentare un’evoluzione spesso confusa, raramente lineare e puntualmente ferma su quote di mercato minoritarie. Il nuovo tentativo apre però ad opportunità interessanti per quei social media manager che intendono sfruttare i tweet per veicolare i messaggi delle proprie aziende o dei propri assistiti: la pianificazione degli invii è la novità delle ultime ore.
Twitter: bozze e pianificazione
Mentre online esplodeva la polemica tra il social network e il Presidente USA Donald Trump, infatti, il nuovo strumento prendeva il largo e con ogni probabilità diventerà una pratica d’uso quotidiano per quanti intendono sfruttare il social network per pianificare campagne di comunicazione mirate. Quel che si poteva precedentemente fare con strumenti terzi quali TweetDeck, ora si può fare direttamente sul composer del social network:
Not quite ready to send that Tweet? Now on https://t.co/fuPJa36kt0 you can save it as a draft or schedule it to send at a specific time –– all from the Tweet composer! pic.twitter.com/d89ESgVZal
— Support (@Support) May 28, 2020
Ogni messaggio ora potrà:
- essere salvato in bozza ai fini di una pubblicazione successiva;
- essere pianificato ai fini di una pubblicazione posticipata nel tempo.
Trattasi di opzioni sicuramente utili in ambito privato, ma l’applicazione in ambito business è certamente più importante: poter definire un vero e proprio piano editoriale mettendo in fila i messaggi per una pubblicazione successiva significa poter pianificare una iniziativa di comunicazione che, tanto in ambito politico quanto nel perimetro di una iniziativa di marketing, diventa fondamentale. Il social network sarà d’ora innanzi utilizzabile in modo più semplice per specifiche finalità, il che apre altresì ad un progressivo cambiamento nella natura stessa dello strumento.
Twitter diventa pertanto un veicolo di comunicazione meno estemporaneo, in quanto in grado di mettere nelle mani di chiunque la possibilità di calibrare un messaggio e di ponderarne per bene parole e hashtag prima di andare online. Chissà che un pizzico di riflessione in più in fase pre-click non possa anche giovare anche al contenuto.