Tweetbot e Twitterrific chiedono supporto agli utenti

Tweetbot e Twitterrific chiedono supporto agli utenti

Gli sviluppatori di Tweetbot e Twitterrific chiedono agli utenti di non inoltrare la richiesta di rimborso per i mesi restanti dell'abbonamento annuale.
Tweetbot e Twitterrific chiedono supporto agli utenti
Gli sviluppatori di Tweetbot e Twitterrific chiedono agli utenti di non inoltrare la richiesta di rimborso per i mesi restanti dell'abbonamento annuale.

Twitter ha bloccato l’accesso al social network tramite app di terze parti. Da fine gennaio, gli utenti non possono più utilizzare noti client, tra cui Tweetbot e Twitterrific. I rispettivi sviluppatori (Tapbots e Iconfactory) hanno rilasciato un ultimo aggiornamento per chiedere agli utenti di non inoltrare la richiesta di rimborso.

Problemi finanziari per gli sviluppatori

Senza nessun preavviso, Twitter ha deciso a metà gennaio di impedire l’accesso alla piattaforma mediante app di terze parti. Inizialmente sembrava un problema tecnico, ma qualche giorno dopo è stato svelato il motivo. L’azienda californiana ha deciso di cambiare le regole, introducendo le API a pagamento (non ancora disponibili).

Iconfactory e Tapbots hanno comunicato l’abbandono di Twitterrific e Tweetbot che rappresentavano la loro principale fonte di guadagno. Per questo motivo hanno rilasciato un ultimo aggiornamento delle app iOS per mostrare una singola schermata (Tweetbot a sinistra, Twitterrific a destra):

Tweetbot - Twitterrific (opzioni di rimborso)

Entrambi gli sviluppatori permettono di chiedere il rimborso dei mesi rimanenti dell’abbonamento annuale, ma sperano che gli utenti capiscano la situazione e decidano di rifiutare il rimborso. Si tratta di parecchie migliaia di dollari che metterebbero seriamente in pericolo il loro lavoro, essendo società di piccole dimensioni. Tapbots consente eventualmente di trasferire il credito all’app Ivory per Mastodon.

Gli utenti che non rinunceranno esplicitamente al rimborso (l’app deve essere reinstallata se già cancellata) riceveranno la somma entro il 28 marzo. La procedura viene gestita direttamente da Apple che pagherà il 30% se l’abbonamento è stato sottoscritto da meno di un anno o il 15% se l’abbonamento è stato sottoscritto da oltre un anno. Gli sviluppatori dovranno sborsare il restante 70% o 85%.

Fonte: TechCrunch
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Pubblicato il
3 mar 2023
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