TweetDeck, cinguettii pubblici col baco

TweetDeck, cinguettii pubblici col baco

Weekend di passione per il client Twitter. Un utente denuncia l'esistenza di un pericoloso baco. La società inibisce l'accesso del software ai server fino all'eliminazione del buco
Weekend di passione per il client Twitter. Un utente denuncia l'esistenza di un pericoloso baco. La società inibisce l'accesso del software ai server fino all'eliminazione del buco

TweetDeck ha un baco, di quelli capaci di permettere l’accesso a centinaia di account Twitter e Facebook altrui senza l’esplicito consenso dei rispettivi proprietari. A denunciare l’esistenza del problema è Geoff Evason, utente Twitter che ha dato modo di chiudere la vulnerabilità senza danni collaterali per i netizen o i due social network coinvolti.

Evason ha reso nota l’esistenza del baco con un messaggio su Twitter , pubblicando come prova uno screenshot di account aggregati e diversi messaggi sugli account compromessi dalla vulnerabilità. Un problema non trascurabile, quello di TweetDeck, considerando che il software è tra i client di accesso a Twitter più popolari con versioni esistenti per diversi sistemi operativi: Windows, Linux, Mac OS X e piattaforme minori.

In seguito alla pubblicazione del messaggio di Evason, Twitter ha provveduto a inibire l’accesso di TweetDeck – acquisito nel 2011 dallo sviluppatore originario Iain Dodsworth – al network, potendo così risolvere il problema in tutta calma.

Dopo un giorno di attesa, TweetDeck è tornato operativo con tante scuse per l’inconveniente professate da parte di Twitter. Che comunque ci tiene a sottolineare: le password degli account cinguettanti non sono state compromesse.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
2 apr 2012
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