Twitch ha annunciato modifiche piuttosto significative alla propria policy riguardante i contenuti sessuali, apportate sulla base dei feedback ricevuti. L’obiettivo è chiaro e messo nero su bianco dalla stessa società: segnare un confine netto e non interpretabile tra ciò che è consentito e ciò che invece è proibito sulla piattaforma. Lo ha fatto, anzitutto, aggiornando le linee guida sulla classificazione dei contenuti.
Contenuti sessuali su Twitch: nuove regole
Come si legge in un post dedicato sulle pagine del blog ufficiale (link a fondo articolo), ora è permesso mettere deliberatamente in evidenza il seno, i glutei e la regione pelvica
, mostrare seni, genitali e glutei disegnati, animati o scolpiti, indipendentemente dal sesso
andando così incontro alla community di artisti attiva sul servizio, praticare la scrittura del corpo su seni e glutei, indipendentemente dal sesso
per non vietare la body art ed eseguire danze erotiche che implicano lo spogliarsi o gesti di svestizione, come gli spogliarelli
, a patto che lo stream sia accompagnato da un’apposita etichetta di classificazione. C’è il via libera anche ai balli popolari come il twerking, il grinding e la pole dance
, in questo caso senza alcuna imposizione o restrizione.
We’ve gotten feedback that our policies around sexual content are unclear so we’ve drawn clearer boundaries between what is & isn’t permitted on Twitch.
We also recognize that not everyone wants to see certain content, so we’re updating our criteria for homepage recommendations. pic.twitter.com/rvZ4kFADR6
— Twitch (@Twitch) December 13, 2023
Le modifiche apportate si attuano attraverso la fusione di due policy differenti che, in passato, in alcune occasioni, hanno generato confusione a proposito delle azioni intraprese dal team di moderazione di Twitch nei confronti degli streamer. Sono celebri i casi del ban deciso nei confronti di Indiefoxx e della mancata sospensione di Pokimane che in diretta ha mostrato, per errore, una pagina di Pornhub.
La piattaforma, lo ricordiamo, è controllata da Amazon. Lanciata nel 2011, è stata acquisita tre anni dopo dal colosso del cloud e dell’e-commerce con un investimento economico quantificato in 970 milioni di dollari. È integrata anche nel servizio di cloud gaming Luna lanciato di recente dal gruppo.