La vicinanza di Twitter al vivace mondo degli NFT è cosa nota, fin da quando il CEO e fondatore Jack Dorsey ha messo in vendita il suo primo post sotto forma di asset digitale, incassando 2,9 milioni di dollari, devoluti poi in beneficenza. Oggi il gruppo conferma il proprio impegno su questo fronte rendendo disponibili 140 Non-Fungible Token (il numero non è certo casuale). Sono visibili sulla piattaforma Rarible.
Twitter e il mondo NFT: prove tecniche
In realtà sono 7 (Rare Form, Vitamin T, Furry Twitter, twttr jggl, Reply Guy, First Born e Bulding Characters), ma ogni GIF animata è proposta in 20 edizioni differenti. È possibile dar loro un rapido sguardo nel filmato di seguito.
https://twitter.com/Twitter/status/1410227743636217856
Twitter non li ha messi in vendita, scegliendo di regalarli a coloro che interagiscono con i suoi profili. Alcuni sono già stati distribuiti. Con tutta probabilità, si tratta di una mossa attuata al fine di raccogliere feedback in vista di altri progetti, di ben altra portata e quasi certamente finalizzati al profitto, anche se l’ipotesi pare essere esclusa nelle dichiarazioni ufficiali.
L’opera e il brand non sono inclusi né integrati nel NFT, ma accessibili mediante esso. Sebbene l’asset sia posseduto dal destinatario, l’opera e il brand associati sono concessi su licenza, ma non trasferiti o venduti.
Cosa significa? Che i fortunati destinatari dei 140 Non-Fungible Token potranno farne un utilizzo personale, non commerciale e che non potranno considerarsi in possesso né dell’asset né dei brand rappresentati.
Restando in tema, anche il codice sorgente del WWW è appena stato ceduto sotto forma di NFT, raccogliendo oltre 5 milioni di dollari.