Elon Musk ha trovato un altro modo per spingere gli utenti a sottoscrivere l’abbonamento a Twitter Blue. A partire dal 20 marzo, gli utenti non abbonati non potranno più utilizzare l’autenticazione in due fattori tramite SMS. In pratica l’opzione sarà disponibile solo a pagamento. Anche se consigliata per motivi di sicurezza, la 2FA non è obbligatoria per accedere al social network.
Autenticazione via SMS gratis solo con Twitter Blue
L’autenticazione in due fattori (2FA) può essere attivata nelle impostazioni di sicurezza dell’account. Quando l’utente effettua il login dovrà confermare la sua identità con un secondo fattore. Twitter permette di usare tre metodi: SMS, app e chiave hardware.
Il primo metodo è quello più popolare. In base all’ultimo report sulla trasparenza, l’autenticazione in due fattori è attiva solo per il 2,6% degli account. Di questi, il 74,4% usa gli SMS come secondo fattore. Le app di autenticazione e le chiavi hardware sono usate solo nel 28,9% e 0,5% dei casi.
L’invio del codice via SMS al numero di telefono è la soluzione meno sicura. I cybercriminali possono infatti intercettare gli SMS sfruttando varie tecniche. Questa è la “scusa” scelta dall’azienda californiana per giustificare la novità. Gli utenti non abbonati a Twitter Blue possono utilizzare solo gli altri due metodi (app e chiave hardware). Chi ha attivato la 2FA basata su SMS dovrà cambiare metodo entro 30 giorni.
Se la modifica non verrà effettuata entro il prossimo 20 marzo, Twitter disattiverà l’autenticazione in due fattori per gli account interessati. Qualcuno ipotizza che il vero motivo sia legato alla riduzione dei costi imposta da Musk. L’azienda californiana deve pagare gli operatori telefonici per inviare gli SMS.