Elon Musk ha rinunciato all’acquisizione di Twitter perché l’azienda avrebbe mentito sulla percentuale di account fasulli. Si scopre ora che la SEC (Securities and Exchange Commission) ha chiesto a metà giugno informazioni più dettagliate sul metodo utilizzato per il calcolo dei bot. L’azienda ha risposto una settimana dopo.
Account fasulli: la SEC ha chiesto dettagli
Nei documenti inviati alla SEC il 16 febbraio 2022 viene specificato che il numero medio di account fasulli durante l’anno fiscale 2021 continua a rappresentare meno del 5% degli mDAU (utenti attivi giornalieri monetizzabili). La commissione ha chiesto a Twitter di fornire maggiori dettagli sulle metodologie di calcolo. L’azienda ha risposto che la verifica viene effettuata da operatori umani, analizzando migliaia di account scelti in maniera casuale. Alla risposta sono stati allegati anche i tweet del CEO Parag Agrawal pubblicati il 16 maggio.
Questa metodologia di calcolo non è molto trasparente, in quanto non è noto come vengono scelti gli account presenti nel campione analizzato. Il CEO aveva dichiarato che la stima non può essere effettuata esternamente perché ci sono alcuni dati privati degli utenti che non possono essere condivisi.
In una successiva comunicazione del 27 luglio, la SEC scrive che l’esame della questione è stato completato. Non è chiaro però se la risposta di Twitter sia stata esaustiva. Una delle accuse rivolte da Peiter Zatko all’azienda californiana riguarda proprio le metriche usate per determinare il numero di bot. Secondo l’ex responsabile della sicurezza, la pubblicazione del numero esatto danneggerebbe l’immagine di Twitter (e il valore in Borsa).