Prosegue il rebranding del social network avviato il 24 luglio con l’eliminazione di ogni riferimento a Twitter nei profili ufficiali. Elon Musk ha comunicato che il logo non è definitivo, quindi potrebbe essere aggiornato in futuro. Il problema è tuttavia la lettera X, usata come brand da centinaia di aziende. La probabilità di una denuncia è molto elevata.
X non è un brand distintivo
Nelle ultime ore sono stati aggiornati tutti i profili ufficiali dell’azienda californiana. Nome e handle dell’account principale sono ora X e @X. Nel profilo di Twitter (@twitter) è scritto che l’account non è più attivo, quindi gli utenti devono seguire @X per gli aggiornamenti.
@TwitterSupport, @TwitterDev e @TwitterAPI sono diventati @Support, @XDevelopers e @API. L’account di Twitter Blue è ora Blue Subscription con handle @XBlue, mentre Twitter Spaces è diventato Spaces (@XSpaces).
Il rebranding da Twitter a X potrebbe avere serie conseguenze per l’azienda californiana. La prima è legata alla riconoscibilità del marchio. Alcuni analisti ipotizzano che il valore del brand diminuirà con una perdita stimata tra 4 e 20 miliardi di dollari. Ma il pericolo maggiore è rappresentato dalle possibili cause legali.
Secondo l’avvocato Josh Gerben, quasi 900 aziende hanno registrato il marchio X (incluse Meta e Microsoft). Quindi la probabilità di una denuncia è vicina al 100%. Elon Musk potrebbe essere costretto a spendere decine di milioni di dollari per cercare di raggiungere un accordo e ottenere la registrazione del marchio.
X ha intanto annunciato una novità per gli abbonati. Gli utenti verificati possono scaricare i video per la riproduzione offline. Questa funzionalità potrebbe però essere sfruttata per distribuire film pirata, dato che la piattaforma supporta video con lunghezza fino a due ore.