Courtney Love ha raggiunto un accordo per mettere fine ad una causa legale che la vedeva sul banco degli imputati per insulti via tweet.
In base ad esso la cantante pagherà 430mila dollari .
Il fatto, che le aveva consegnato il peculiare primato di essere la prima celebrità finita in tribunale per colpa di un tweet, e che si è configurato come uno dei primi casi di diffamazione su Twitter, risale al 2009: la stilista Dawn Simorangkir, alias Boudoir Queen, l’aveva denunciata perché finita nel mirino dei pepati cinguettii della rocker. Una sequela, affermava, di insulti e calunnie tra cui l’accusa di aver precedenti di aggressione e percosse.
La difesa dell’ex moglie di Kurt Cobain aveva fatto appello alla libertà di espressione e alla non dimostrabilità dei danni eventualmente causati dai cinguettii. Aveva inoltre cercato di imbastire una sorta di difesa a base di insanità mentale maturata fra i social network , secondo cui Twitter sarebbe stata una specie di droga che non ha permesso a Love di rendersi conto dell’impatto che le sue dichiarazioni avrebbero generato.
Tuttavia precedenti come quello del ragazzo condannato per procurato allarme per un tweet in cui minacciava (per esasperazione) esplosioni in un aeroporto, non sembravano poter dar molte chance a questo tipo di tesi difensiva.
L’avvocato dell’accusa ha dichiarato che Love intendeva mantenere segreti i termini dell’accordo , ma che il suo cliente ha preteso trasparenza per “mostrare al mondo che i commenti espressi nei tweet erano dispregiativi e completamente illegali”.
Claudio Tamburrino