La lotta di Twitter a disinformazione e fake news passa da un’acquisizione: quella di FABULA AI. Il social network annuncia oggi di aver messo le mani sulla startup londinese, specializzata nell’impiego del machine learning al fine di combattere la circolazione di notizie false o alterate sulle bacheche online. Non è stata resa nota l’entità dell’investimento economico messo sul piatto.
Twitter, l’acquisizione di FABULA AI
Il team di FABULA AI e le sue competenze sosterranno il lavoro di Cortex, squadra di ingegneri, ricercatori e sviluppatori capitanata da Sandeep Pandey (di seguito il suo post) impegnata proprio nello sperimentare soluzioni di intelligenza artificiale e machine learning con l’obiettivo di migliorare la piattaforma. Fondata soltanto nel 2018, la startup ha già brevettato una tecnologia chiamata Geometric Deep Learning, composta da algoritmi in grado di imparare da enormi data set generati dalle interazioni degli utenti sui social network. Il suo motto è piuttosto esplicativo per comprendere quale sia la filosofia dell’azienda: Fact not Fake.
So excited to welcome @Fabula_AI to Cortex. We are building out ML research at Twitter in key strategic areas and graph understanding is one of them. With the Fabula team we are incredibly fortunate to bring world-class expertise in geometric deep learning. https://t.co/PRdF16CuYZ
— Sandeep Pandey (@sandeep_pndy) June 3, 2019
Il funzionamento del sistema messo a punto da FABULA AI si basa su un dato di fatto: i contenuti ascrivibili alle categorie di fake news o disinformazione diventano virali e godono di una diffusione in Rete in modo solitamente molto più rapido rispetto a quanto avviene con notizie reali, non alterate e provenienti da fonti fidate. Analizzando i pattern di condivisione è dunque possibile intercettare in modo pressoché immediato gli argomenti sui quali porre attenzione ed eventualmente intervenire in fase di moderazione.
L’intelligenza artificiale può inoltre essere impiegata per risalire alla fonte originale e accertare così se si tratta di un’informazione da ritenersi affidabile o meno. Ne beneficerà, almeno nelle intenzioni, la qualità dei contenuti in circolazione sulla piattaforma. Con le Presidenziali USA 2020 all’orizzonte e considerando quanto accaduto durante l’ultima campagna elettorale d’oltreoceano che ha portato Donald Trump alla Casa Bianca, la mossa è più che comprensibile.