Twitter ha comunicato che, a partire da ieri, gli inserzioni possono pubblicizzare la cannabis sul social network, ma solo nei paesi in cui è legale. La policy è stata aggiornata per indicare chiaramente condizioni e limitazioni, tra cui il divieto di vendere i prodotti a base di cannabis (con alcune eccezioni). Elon Musk ha dichiarato in passato di essere favorevole alla legalizzazione in tutti gli Stati Uniti.
Inserzioni pubblicitarie sulla cannabis
L’azienda californiana sottolinea che ci sono numerose conversazioni su vari argomenti (news, film, giochi, sport e altri), ma negli Stati Uniti le discussioni sulla cannabis sono maggiori rispetto a quelle su animali, cibo e cucina. Gli utenti parlano delle loro esperienze con l’uso medicinale o ricreativo della cannabis, consigliano marchi, prodotti e negozi, suggeriscono modifiche alle leggi attuali o l’impatto sulla comunità.
Selling weed literally went from major felony to essential business (open during pandemic) in much of America & yet many are still in prison. Doesn’t make sense, isn’t right.
— Elon Musk (@elonmusk) June 6, 2020
Questi motivi hanno portato alla modifica della policy sulle droghe per consentire le inserzioni pubblicitarie in Canada e alcuni stati degli Stati Uniti dove l’uso della cannabis è legale (ad esempio in California).
Gli inserzionisti devono tuttavia ricevere la licenza dalle autorità e il permesso da Twitter. Inoltre non possono promuovere o vendere prodotti a base di cannabis, ad eccezione quelli topici (non ingeribili) derivati dalla canapa con una soglia uguale o inferiore allo 0,3% di THC. Le inserzioni non possono essere mostrate agli utenti con età inferiore a 21 anni.
La novità indica chiaramente l’intenzione di incrementare i profitti derivanti dall’advertising. In seguito all’acquisizione da parte di Musk, centinaia di aziende hanno sospeso le loro campagne pubblicitarie sul social network.