I cinguettii sono sempre più al sicuro dalle insidie dello spam: nonostante il diffuso e imprescindibile utilizzo di URL accorciati (e quindi senza indizi sulla destinazione), le ultime statistiche divulgate da Twitter mostrano un calo quasi verticale delle attività di spam negli ultimi otto mesi.
Nonostante la crescente diffusione del servizio di microblogging e una recente statistica relativa allo spamming che lo individua nel 90 per cento delle email, secondo i dati della (ex?) startup di San Francisco solo l’1 per cento dei cinguettii sarebbe costituito da contenuto indesiderato o indesiderabile.
Con il sistema di notifica dello spam, il canale apposito @spam e la recente introduzione del sistema di verifica e marchiatura dei link cinguettati, Twitter sembra aver trovato un’arma abbastanza efficace per combattere i problemi e gli attacchi che la minacciano .
Claudio Tamburrino