Mentre gli azionisti cercano di capire le intenzioni di Elon Musk, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha rivelato di aver chiesto chiarimenti in merito all’acquisto del 9,2% di Twitter. Con la lettera del 4 aprile viene chiesto inoltre perché è stata utilizzata la documentazione riservata agli investitori passivi. Intanto uno degli alleati del CEO di Tesla e SpaceX è ritornato nel consiglio di amministrazione.
Musk non ha rispettato la scadenza
Musk ha svelato il 4 aprile di aver acquistato il 9,2% delle azioni di Twitter. La legge statunitense richiede che se viene superata la soglia del 5% di un’azienda è necessario inviare una comunicazione alla SEC entro 10 giorni. Questa soglia è stata superata il 14 marzo.
Nella lettera viene inoltre sottolineata la scelta del modulo sbagliato. Musk ha inviato il form 13G che deve essere utilizzato dagli investitori passivi, ovvero dagli investitori che non intendono influenzare le decisioni aziendali. Secondo la SEC, Musk avrebbe dovuto usare il form 13D per gli investitori attivi, considerati i suoi numerosi suggerimenti su come migliorare il social network. Dichiarare di essere un investitore passivo mentre si pianifica l’acquisizione completa di un’azienda è un comportamento fraudolento, sebbene raramente perseguito in quanto difficile da provare.
Un azionista di Twitter ha denunciato Musk per la violazione del California Corporations Code. Il CEO di Tesla e SpaceX avrebbe manipolato il mercato, causando un crollo del valore delle azioni con lo scopo di chiedere la rinegoziazione dell’accordo di acquisizione, ovvero uno sconto rispetto ai 54,20 dollari per azione.
Egon Durban, co-CEO di Silver Lake e alleato di Musk, aveva rassegnato le dimissioni dal consiglio di amministrazione di Twitter, dopo aver perso il sostegno di un gruppo di azionisti. Il consiglio di amministrazione ha respinto le dimissioni. Si tratta ovviamente di una buona notizia per Musk, dopo l’abbandono di Jack Dorsey, sostenitore dell’acquisizione.