Elon Musk ha praticamente confermato le indiscrezioni del New York Times di inizio giugno. Rispondendo ad un utente, il proprietario e CTO di Twitter ha comunicato che le entrate pubblicitarie sono diminuite del 50%. Nonostante ciò, l’azienda californiana ha iniziato a pagare gli abbonati in base al programma di revenue sharing annunciato a febbraio.
Flusso di cassa negativo e debiti
Musk ha speso 44 miliardi di dollari per acquisire Twitter. Parte della somma è stata ricavata dalla vendita delle azioni di Tesla, mentre oltre 13 miliardi sono stati prestati dalle banche. Per ridurre i costi è stato licenziato quasi l’80% dei dipendenti e rinegoziati vari contratti con i fornitori. Le misure non hanno ancora portato i benefici previsti (in passato Musk ha parlato anche di possibile bancarotta).
Rispondendo ad un utente, il proprietario e CTO ha dichiarato che il flusso di cassa è ancora negativo a causa del calo di circa il 50% delle entrate pubblicitarie e del pesante carico di debiti. Non è noto però il periodo di riferimento. In un tweet successivo ipotizza una ricapitalizzazione.
We’re still negative cash flow, due to ~50% drop in advertising revenue plus heavy debt load. Need to reach positive cash flow before we have the luxury of anything else.
— Elon Musk (@elonmusk) July 15, 2023
Dall’inizio di gennaio c’è stato un esodo di massa degli inserzionisti. Molti hanno ridotto o sospeso gli investimenti pubblicitari sulla piattaforma in seguito al ripristino degli account banditi e alla scarsa moderazione dei contenuti. Musk aveva successivamente comunicato che quasi tutti erano ritornati (questo sarà il compito principale del CEO Linda Yaccarino) e che il flusso di cassa positivo è previsto nel terzo trimestre.
A partire dal 13 luglio, gli abbonati a Twitter Blue possono effettuare l’iscrizione al programma Creator Ads Revenue Sharing. Alcuni hanno già ricevuto una percentuale delle entrate pubblicitarie, calcolata dal mese di febbraio (quindi include anche gli arretrati). Uno dei requisiti è avere almeno 5 milioni di impression per post in ognuno degli ultimi tre mesi.