La nuova idea di search di Google non farebbe bene a Internet: lo dice un rappresentante di Twitter, accusando Google di spingere artificiosamente il suo social network a discapito delle altre realtà della Rete .
I cambiamenti annunciati , e che per il momento risultano implementati solo nella versione .com del motore di ricerca, integrano strettamente le informazioni e i contenuti divulgati attraverso Google Plus e Picasa.
A spiegare le ragioni per cui queste novità sarebbero tuttavia negative ci pensa Twitter: “Per anni, le persone si sono affidate a Google per avere i risultati più rilevanti possibili su Internet. E dal momento che molto spesso le news arrivano prima su Twitter, i nostri account e i tweet scambiati si trovano spesso tra i risultati più rilevanti”.
Tuttavia, con la preferenza accordata ai contenuti Google Plus questo potrebbe cambiare : da un lato gli utenti sarebbero spinti a preferire il social network di Mountain View (di fatto, dunque, ripiegando artificiosamente la Rete su un altro servizio Google), dall’altro un utente potrebbe avere ora molte più difficoltà a rintracciare le informazioni rilevanti come i tweet, dal momento che rischiano di passare in secondo piano (e più in basso nella pagina) rispetto alle altre.
Insomma, come già paventato per il settore prenotazione voli online, anche per il segmento dei social network si potrebbe configurare per Google il rischio di abuso di posizione dominante atto a favorire il suo servizio rispetto a quelli concorrenti.
In un primo momento , d’altra parte, anche Google aveva scelto di integrare ai suoi risultati in tempo reale e social le informazioni scambiate sulla piattaforma di microblogging cinguettante. Tuttavia l’accordo con il tecnofringuello è scaduto e, spiega Mountain View, non avrebbe più accesso “ai contenuti di alcuni siti come Twitter e Facebook”. Big G, non mancando di rispondere piccata, ha riferito di essere sorpresa dei commenti di Twitter perché “è stata una sua scelta quella di non rinnovare l’accordo che permetteva l’implementazione del servizio Google Real Time”.
Claudio Tamburrino