Le strategie sono state dispiegate, promosse con il ritorno sul trespolo del CEO Jack Dorsey dopo la gestione Costolo, conclusa a giugno 2015: Twitter però, stenta ancora ad apprezzarne i risultati, con una trimestrale che delude gli analisti.
Per monetizzare il patrimonio di utenti e rinfoltire la platea, Twitter ha introdotto strumenti per rendere la piattaforma uno spazio di discussione più accogliente, ha potenziato i propri canali di comunicazione con messaggi diretti senza limiti pur scegliendo di mantenere la propria identità in 140 caratteri, ampliando la gamma delle reazioni per interagire con i micropost altrui, introducendo i video di Periscope. Facendo leva sulla propria vocazione alla diretta, ha poi premuto sul versante editoriale, con una nuova Timeline non cronologica, con i contenuti di Moments e con esclusive quali i diritti sulle partite di football NFL.
Nonostante le iniziative, nonostante la riapertura agli sviluppatori e la razionalizzazione delle spese , Twitter non cresce quanto sperato : rispetto al trimestre precedente crescono poco gli utenti, da 305 a 310 milioni gli utenti attivi al mese (fatta eccezione per coloro che impiegano solo gli SMS), e cala il fatturato rispetto ai 710 milioni di dollari dello scorso trimestre, raggiungendo i 595 milioni di dollari, vale a dire la peggiore delle aspettative prospettate dall’azienda, ben inferiore ai 678 milioni attesi dagli analisti. 531 milioni (+37 per cento rispetto allo scorso anno) provengono dall’advertising, con l’88 per cento generato su canale mobile. Unico aspetto incoraggiante dei risultati di Twitter, il contenimento delle perdite , 79,7 milioni di dollari rispetto ai 90 milioni di perdite del trimestre scorso e ai 162 milioni fatti segnare un anno fa.
La piattaforma di microblogging, oltre che alla volubilità di Wall Street , attribuisce i propri numeri alla prudenza degli inserzionisti , che probabilmente non credono nell’ampliamento della platea e che non sembrano approfittare dei nuovi formati e delle opportunità messi a loro disposizione.
Ma se Twitter ha rivisto al ribasso le aspettative per il prossimo trimestre, è probabilmente ancora presto per ammettere alcun fallimento: la piattaforma non rinuncia ad immaginare acquisizioni e continua a confidare nelle stesse priorità che hanno orientato le strategie degli ultimi mesi, fra potenziamento dei servizi di base, dirette video, coinvolgimento di creatori, personaggi di rilievo e sviluppatori, sicurezza.
Gaia Bottà