A insinuare il dubbio è stato un articolo apparso tra le pagine online del Wall Street Journal : i vertici di Twitter avrebbero recentemente avviato una trattativa che potrebbe portare alla vendita della piattaforma cinguettante. Indiscrezioni sussurrate al quotidiano statunitense da alcune fonti ben informate. Al tavolo del dialogo – per ora alle sue fasi iniziali – avrebbero presto posto gli alti rappresentanti di aziende come Facebook e Google .
Ma si tratta di rumors da prendere con le pinze, alla luce di alcune agguerrite dichiarazioni da parte dei vertici di Twitter: la piattaforma di microblogging in 140 caratteri potrebbe presto trasformarsi in un colosso da 100 miliardi di dollari . Ambizioni forse eccessive, almeno stando alle ultime performance finanziarie del sito. Il 2010 di Twitter si è infatti chiuso con profitti pari a circa 45 milioni .
La piattaforma cinguettante era sostanzialmente in perdita, in seguito all’assunzione di nuovo personale e l’apertura di nuovi data center. Gli analisti di eMarketer avevano però sottolineato come il sito fosse finalmente riuscito a monetizzare la pubblicità, pronto a registrare entrate pari a 150 milioni di dollari entro la fine del 2011 . Gli investitori di Andreesseen Horowitz hanno proprio recentemente acquisito azioni per 80 milioni di dollari, valutando la società poco meno di 4 miliardi di dollari .
Stando all’articolo pubblicato dal Wall Street Journal , la valutazione complessiva di Twitter si aggirerebbe tra gli 8 e i 10 miliardi di dollari , praticamente il valore di Facebook nell’anno 2009. Ma i vertici della piattaforma cinguettante hanno smentito ogni ipotesi di trattativa, annunciando la quotidiana profittabilità di servizi pubblicitari come i tweet sponsorizzati. Le entrate nel 2011, a parere di Twitter, si dovrebbero aggirare tra i 100 e i 110 milioni di dollari.
Mauro Vecchio