Crescono gli utenti, cresce la partecipazione, ma il fatturato totalizzato con l’advertising langue: nella presentazione dei dati finanziari per il trimestre di chiusura del 2016, Twitter tenta di sottolineare gli aspetti positivi dei risultati conquistati con le strategie dispiegate nel corso dell’anno, promettendo che sarà il 2017 a mostrarne l’impatto economico.
La piattaforma di microblogging descrive il 2016 come un anno di grandi cambiamenti: ha rifinito il proprio posizionamento con dei tagli a attività collaterali , come Vine e con dei servizi centrati sull’attualità, mostrando di essere “il migliore e il più rapido servizio per vedere ciò che sta sta succedendo nel mondo e ciò di cui le persone stanno parlando”.
Questa strategia, spiega Twitter, ha pagato in termini di utenti: la platea, nel giro di un anno, è cresciuta di 14 milioni di utenti, 2 milioni nell’ultimo trimestre, a raggiungere i 319 milioni di utenti attivi al mese . L’azienda sottolinea poi l’importanza della presenza quotidiana degli utenti: se la base di utenti mensile è cresciuta lentamente , aumentando del 4 per cento in un anno, la nuova metrica della base di utenti giornaliera mostra un quadro più roseo, con una crescita annuale dell’11 per cento . La partecipazione è aumentata, osserva Twitter, complice la finestra offerta sulle elezioni presidenziali statunitensi ma soprattutto, si sostiene , grazie ai cambiamenti apportati alle timeline. La piattaforma, però, omette i numeri assoluti degli utenti che la frequentano quotidianamente, un dato che per gli investitori parrebbe rilevante.
È sul fronte del fatturato che si staglia l’attuale stato di salute di Twitter: i 638 milioni di dollari delle entrate attribuibili all’ advertising sono in crescita rispetto al trimestre precedente, ma in calo rispetto ai 641 milioni di dollari del periodo corrispondente dello scorso anno . L’ aumento dello spazio a disposizione degli utenti per esprimersi, il repulisti degli abusi , la spinta sull’attualità non sono serviti a convincere né gli inserzionisti, né gli investitori. Lo ammette anche Twitter: “ci aspettiamo che la crescita del fatturato continui a rimanere indietro rispetto alla crescita del pubblico nel 2017”.
Ma la piattaforma sta lavorando alacremente, in attesa che il mercato recepisca: le “centinaia di piccoli cambiamenti” apportati nell’anno passato rappresentano un consolidamento, sulla base del quale nel 2017 si potrà “essere più creativi” e ci si potrà “concedere un maggior margine di rischio”. La ricerca e le acquisizioni nell’ambito dell’intelligenza artificiale e del machine learning, auspica il CEO Dorsey, torneranno a far volare alta Twitter.
Gaia Bottà