Come è noto, Elon Musk ha avviato una pesante riduzione dei costi per cercare di incrementare i profitti di Twitter. Il CEO (temporaneo) ha licenziato oltre il 70% dei dipendenti e chiuso diversi uffici. The Informazion ha scoperto che l’azienda californiana non ha pagato le fatture di Amazon Web Services.
Amazon trattiene i soldi per l’advertising
Elon Musk ha speso 44 miliardi di dollari per completare l’acquisizione di Twitter. La cifra è stata racimolata vendendo le azioni di Tesla e chiedendo prestiti alle banche. L’operazione è stata anche finanziata da investitori statunitensi e stranieri. Il nuovo proprietario ha quindi avviato una “spending review”, licenziando migliaia di dipendenti e chiudendo vari uffici.
Musk ha ordinato anche di rinegoziare i contratti di affitto e quelli stipulati con fornitori esterni. In alcuni casi sono state avviate cause legali, in quanto Twitter non ha rispettato le scadenze dei pagamenti. Un simile contenzioso è stato avviato anche con Amazon. Secondo le fonti di The Information, l’azienda californiana non ha pagato le fatture dei servizi cloud offerti da AWS.
L’accordo sottoscritto con Amazon ha un valore di 510 milioni di dollari per 5,5 anni (AWS viene attualmente usato per Twitter Spaces, ma dovrebbe essere sfruttato anche per la timeline). L’azienda di Seattle avrebbe quindi minacciato di trattenere la somma dovuta per le campagne di advertising avviate sul social network. Stranamente, Twitter continua a pagare le fatture di Google Cloud, in base al contratto da 1 miliardo di dollari in 5 anni.
A proposito di pubblicità, Twitter ha comunicato agli investitori che le entrate del 2022 sono diminuite del 40% rispetto all’anno precedente, nonostante il ritorno di alcuni inserzionisti. Tra l’altro, una parte delle entrate doveva essere distribuita ai creatori di contenuti che hanno sottoscritto l’abbonamento a Twitter Blue. Dopo oltre un mese dall’annuncio, Musk non pagato nemmeno un dollaro.