Twitter: non si scherza col diritto d'autore

Twitter: non si scherza col diritto d'autore

Sotto l'incudine della piattaforma di microblogging, il martello è la proprietà intellettuale, contro coloro che riciclano tweet e battute. Tra originalità e copie, i comici sono i protagonisti
Sotto l'incudine della piattaforma di microblogging, il martello è la proprietà intellettuale, contro coloro che riciclano tweet e battute. Tra originalità e copie, i comici sono i protagonisti

Twitter ha accolto la richiesta presentata da un suo utente e rimosso diversi tweet contenenti una barzelletta pubblicata in precedenza : in un colpo solo riconoscendo il diritto d’autore sui tweet e su battute con massimo 140 caratteri.

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La piattaforma, d’altra parte, vuole fare ordine nei contenuti che ospita: così, oltre alla battaglia innescata nei confronti di troll e fake account e quella contro il revenge porn , ora punta sul diritto d’autore , presumibilmente con l’idea di evitare le fastidiose ripetizioni, aumentare il valore dei singoli tweet e degli account più originali e quindi la sua capacità di vendere advertising ad essi legati.

Per farlo il Twitter dimostra di voler rispondere alle richieste presentate in forza della la proprietà intellettuale , riconoscendo ai tweet il diritto d’autore, in quanto opere originali: chi si limiterà a copiarli ed incollarli in nuovi messaggi per cercare di attirare su di sé l’attenzione se li vedrà rimuovere dalla piattaforma. E quello che sembrava un problema di netiquette e di gestione della community di Twitter diventa dunque una questione legale.

Il primo ad accorgersi della nuova tendenza di Twitter a rimuovere i cinguettii trovati in violazione del diritto d’autore è stato l’account @PlagiarismBad che ha notato cinque diversi tweet cancellati da Twitter perché copiavano una battuta originariamente scritta dall’account @runolgarun di Olga Lexell, scrittrice freelance di Los Angeles: proprio lei avrebbe richiesto a Twitter la rimozione dei cinguettii che la copiavano.

Essendo anche una comica, Olga Lexell ha spiegato a Twitter che utilizza i tweet per testare possibili battute per i suoi monologhi: si tratta dunque di un vero e proprio lavoro intellettuale che in quanto tale meriterebbe di essere tutelato. Così Lexell ha presentato una richiesta di rimozione in forza della normativa a stelle e strisce DMCA ( Digital Millennium Copyright Act ), vedendosi dare ragione.

La decisione di Twitter di intervenire in difesa del diritto d’autore delle battute potrebbe, a cascata, avere effetti sul settore dei comici: ormai è pratica diffusa attingere alla piattaforma per trarre ispirazione – o nelle versioni meno originali – copiare di sana pianta.

Il primo a rischiare è il comico televisivo a stelle e stisce Conan O Brien, denunciato da Robert Kasemberg di San Diego per il furto di sue battute twittate sul social media e pubblicate sul suo blog.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
28 lug 2015
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