Elon Musk ha riattivato migliaia di account sospesi per aver violato le regole di Twitter, ma aveva promesso di penalizzare e bloccare i contenuti nocivi. Ella Irwin, Vice Presidente del gruppo Trust and Safety, ha comunicato che la moderazione sfrutterà maggiormente l’intelligenza artificiale e meno l’intervento umano. Il Center for Countering Digital Hate afferma però che la quantità di “hate speech” è decisamente aumentata dopo l’arrivo di Musk.
Uso massiccio dell’intelligenza artificiale
Durante un’intervista rilasciata a Reuters, Ella Irwin ha dichiarato che la moderazione dei contenuti avviene ora in modo più aggressivo, nonostante i licenziamenti di inizio novembre. Twitter ha sempre usato una combinazione di interventi manuali e sistemi automatizzati. Musk ha invece incrementato l’uso dell’intelligenza artificiale, specificando che la sicurezza della piattaforma viene prima dell’aumento degli utenti o delle entrate.
La penalizzazione o rimozione dei contenuti vietati, soprattutto quelli che riguardano i bambini, devono avere la massima priorità. Finora sono stati bloccati circa 44.000 account. I sistemi automatizzati possono rilevare anche gli hashtag e le ricerche su determinati argomenti, tra cui la pornografia adolescenziale. L’azienda californiana ha inoltre velocizzato gli interventi in caso di segnalazioni che arrivano da fonti fidate.
Secondo il Center for Countering Digital Hate (CCDH), i tweet con insulti contro persone di colore sono aumentati in media da 1.282 a 3.876 al giorno. I post antisemiti sono invece aumentati del 61% nelle due settimane successiva all’acquisizione. Musk ha dichiarato che i risultati dello studio del CCDH sono “assolutamente falsi“.
Musk ha nuovamente sospeso l’account di Kanye West (Ye) per aver violato le regole sull’incitamento alla violenza. Ieri ha invece riattivato, dopo quasi 10 anni, l’account di Andrew Anglin, uno dei più noti neo-nazisti degli Stati Uniti. Thierry Breton, commissario per il mercato interno, ha avvisato Musk: se non apporterà i necessari cambiamenti per rispettare il DSA (Digital Services Act), Twitter rischia multe milionarie e il ban dal mercato europeo.