Quello che per gli utenti potrebbe rappresentare un invasivo sistema di tracciamento, capace di trasformarli in nettissimi bersagli pubblicitari, è secondo Twitter una agevolazione a favore dei consumatori, oltre che degli inserzionisti: è così che il servizio di microblogging presenta l’estensione della sperimentazione dell’advertising basato sulla profilazione avviata nei mesi scorsi.
Twitter, nel post ufficiale dedicato all’avvio del programma di “tailored audiences”, si rivolge essenzialmente agli inserzionisti: promette loro la possibilità di comunicare con dei segmenti di utenza la cui cronologia di navigazione rivela interessi che possano coincidere con i prodotti pubblicizzati. Basandosi sui cookie disseminati sulle macchine degli utenti e analizzati dai partner di Twitter, la piattaforma offrirà soluzioni pubblicitarie che permetteranno di raggiungere gli account che mostrano di essere più ricettivi, quelli corrispondenti agli utenti che hanno visitato in precedenza il sito dell’inserzionista, spinti da curiosità o interesse.
Il vantaggio del servizio di retargeting risiede nel fatto che le promozioni non sono disseminate solo sui tradizionali browser per pc, ma vengono inoculate direttamente nell’account, indipendentemente dalla postazione da cui l’utente vi accede, mediante browser piuttosto che app per smartphone . I risultati raccolti nella fase beta del servizio, assicura Twitter, sono più che allettanti: le promozioni mirate hanno fatto guadagnare agli inserzionisti conversion rate stellari, a prezzi contenuti.
Sul fronte degli utenti Twitter garantisce massima trasparenza e libertà di scelta: basterà agire sulle impostazioni dedicate alla privacy per sganciarsi dal programma e contenere il tracciamento, e i browser con protezione Do Not Track non verranno forzati ad inghiottire alcun tipo di cookie. ( G.B. )