Nei social media, la vita è tutta una questione di amicizie, relazioni o, nel caso di Twitter, follower. Persone conosciute o interessate a quello che si ha da dire ogni giorno sulla cinguettante piattaforma di micro-blogging. Un articolo di BBC , tuttavia, ha svelato un curioso metodo alternativo di costruire il proprio pubblico: pagare qualcuno per ottenere più seguaci.
Il qualcuno in questione è uSocial , azienda di marketing australiana, che ha messo in piedi un piccolo commercio di contatti per tutti quelli che sono interessati ad ampliare la propria Twitter-platea. Il servizio è rivolto ad aziende e uomini del marketing, ma anche – nelle parole del CEO uSocial Leon Hill – ad “una donna che tiene lezioni di yoga o gestisce organizzazioni di stampo religioso”. In altre parole, gli utenti Twitter che hanno maggiormente bisogno di risultare visibili e seguiti in massa.
uSocial ha già fissato i prezzi : mille follower costano 87 dollari, 10mila, invece, 372,75 dollari. Per i più bisognosi (e facoltosi), c’è l’offerta più ghiotta di 100mila seguaci per un esborso che si avvicina di molto ai 3.500 dollari. E l’azienda australiana ha dichiarato di aver già intrapreso 150 campagne per conto di aziende e clienti singoli, con altre 80-90 in cantiere.
Il funzionamento delle operazioni appare piuttosto semplice: uSocial contatta una serie di utenti per conto del cliente, scovandoli in base alla zona geografica o agli interessi dichiarati. Successivamente, viene suggerito loro di diventare follower di quei particolari pensieri perché potrebbero essere utili per vari motivi. Le ricerche, ovviamente, continuano fino al raggiungimento della soglia pagata e in un lasso di tempo stabilito in partenza. Altrimenti – come assicura l’azienda – chi ha pagato otterrà un rimborso in follower pari al 20 per cento in più del numero stabilito.
Leon Hill ha sottolineato i vantaggi economici di tutto questo: “I follower di Twitter assicurano alle aziende dei guadagni. Più ce ne sono, più diventano fruttuose le comunicazioni marketing di prodotti e servizi. Abbiamo scoperto che ogni follower ci assicura un introito di 10 centesimi ogni mese. Questo significa che per ogni mille utenti, il guadagno mensile di chi li compra è di 100 dollari”. E così via.
Il meccanismo appare chiaro, ma qualcuno parla già di forti pericoli di spamming. Hill ha affermato che “sta all’utente contattato la decisione di seguire il cliente o meno”, precisando, tuttavia, che uSocial non si ferma finché il paniere di contatti pagato non viene riempito del tutto.
Per esibirsi sul proprio palco online di fronte a una platea da “tutto esaurito”. All’entrata i biglietti li stacca uSocial.
Mauro Vecchio