Twitter è stato tra i primi a chiudere i propri uffici quando l’emergenza sanitaria ha bussato alle porte degli Stati Uniti e ora il gruppo vuole essere il primo a prendere la strada del cambiamento con maggior radicalità: non solo il gruppo ha garantito a tutti lo smart working per assicurare massima protezione per sé e per le proprie famiglie, ma ha anche dato inizio ad una parentesi destinata a non chiudersi. Insomma: chi vorrà continuare a lavorare da casa anche dopo l’emergenza, potrà farlo.
Twitter: smart working a oltranza
L’annuncio giunge da un post sul blog ufficiale del social network, dove l’hashtag #LoiveWherever YouWork viene riassunto in tre punti:
- “aprire gli uffici sarà una nostra decisione, quando e se i nostri dipendenti decideranno di tornare, sarà una scelta loro“;
- con solo poche eccezioni, gli uffici non saranno riaperti prima del mese di settembre; quando si riaprirà, il processo sarà graduale;
- non ci saranno viaggi di lavoro prima di settembre, con solo pochissime eccezioni, e nessun evento in presenza per il resto del 2020.
Twitter spiega di essere orgoglioso della propria scelta di combattere così la pandemia, scelta presa fin dal principio, e con questa chiosa si schiera anche “politicamente” sul fronte della cautela invece che della riapertura a tutti i costi. Il che non è banale se si pensa allo stretto intreccio tra Elon Musk, l’ariete più feroce del partito della riapertura, e Jack Dorsey, il CEO di Twitter che Elliott vorrebbe fuori dai giochi e che invece proprio Musk ha pubblicamente supportato nei mesi scorsi.