Le API di UberTwitter, UberCurrent e Twidroyd sono state bloccate da Twitter per violazione delle condizioni d’uso e per violazioni del marchio del tecnofringuello.
“Ogni giorno – si legge su Twitter Help Center – centinaia di app trovate in violazione delle nostre condizioni vengono sospese. Stiamo insolitamente condividendo quest’informazione oggi, perché quest’ultimo blocco potrebbe avere effetti su un pubblico più vasto rispetto ai client finora coinvolti”. Secondo alcune stime , infatti, attraverso le app di UberMedia passerebbe circa il 20 per cento dei tweet totali .
Pur avendo Twitter spiegato che si tratta di una scelta determinata dai problemi a catena che il non rispetto delle policy avrebbe potuto causare al servizio di microblogging, alcuni osservatori intravedono nella decisione la volontà di intralciare i client di operatori terzi per spingere quelli ufficiali del tecnofringuello.
UberMedia, sviluppatore delle app materia del contendere e neo-proprietario (per 30 milioni di dollari) di TweetDeck, ha ora fatto sapere di aver aggiornato le tre app per superare i problemi individuati da Twitter : il più evidente è il cambio di nome di UberTwitter in UberSocial.
In conseguenza delle modifiche sono già tornati disponibili l’app per Android e quella per Blackberry .
Ancora in attesa di modifiche le versioni per iPhone UberCurrent e UberSocial.
Inoltre i problemi erano relativi a questioni di privacy conseguenti alla possibilità di inviare Messaggi Privati più lunghi di 140 caratteri e alla possibilità di cambiare il contenuto di alcuni tweet degli utenti per monetizzare.
Questa stretta potrebbe causare qualche grattacapo a strascico ad altri client, anche non incriminati: rilevato da alcuni, per esempio, qualche problema su TweetDeck nella giornata di ieri.
Claudio Tamburrino