Il Roskomnadzor, autorità che controlla le comunicazioni in Russia, ha comunicato che l’accesso a Twitter verrà rallentato fino al 15 maggio. L’azienda guidata da Jack Dorsey ha iniziato a rimuovere i contenuti considerati illegali, quindi l’eventuale blocco totale è stato posticipato di 40 giorni. Il social network ha tuttavia ricevuto una multa per non aver cancellato i tweet che spingevano i minori a partecipare ad eventi di massa non autorizzati.
Blocco posticipato al 15 maggio?
Da circa un mese l’accesso a Twitter è stato rallentato perché non sono stati eliminati contenuti proibiti dalla legge (incitazione al suicidio dei minori, pedopornografia e uso di droga), nonostante le migliaia di segnalazioni effettuate dal Roskomnadzor negli ultimi quattro anni. In seguito all’incontro virtuale in videoconferenza avvenuto il 1 aprile, l’autorità russa ha deciso di sospendere la misura successiva, ovvero il blocco totale del social network.
Nel comunicato ufficiale del Roskomnadzor viene specificato che Twitter ha rimosso circa 1.900 contenuti vietati su 3.168. Dei 650 nuovi collegamenti a contenuti proibiti che sono apparsi, ne sono stati eliminati circa 580. Il tempo medio di rimozione è di 81 ore, ancora molto superiore alle 24 ore previste dalla legge russa.
Durante la videoconferenza del 1 aprile, Twitter ha promesso di velocizzare il servizio di moderazione. L’autorità russa ha quindi deciso di non procedere al blocco del social network, estendendo la limitazione del traffico fino al 15 maggio.
Secondo alcuni esperti, il vero obiettivo del governo russo è attuare una forma di censura e un controllo maggiore su Internet. Pochi giorni fa, un tribunale di Mosca ha inflitto a Twitter una multa di 8,9 milioni di rubli per non aver eliminato i messaggi che incitavano i minori a prendere parte alle proteste organizzate dai supporter di Alexei Navalny, principale oppositore di Vladimir Putin.