La National Music Publishers’ Association (NMPA) ha denunciato Twitter per la violazione del diritto d’autore. Secondo l’associazione statunitense, che difende gli interessi di 17 case discografiche, l’azienda californiana ha utilizzato oltre 1.700 brani musicali senza permesso. Considerato il risarcimento chiesto per ogni infrazione, la somma totale supera i 250 milioni di dollari.
Elon Musk non paga il copyright
I creatori di contenuti utilizzano i brani musicali soprattutto nei video. Si tratta in pratica dello stesso problema che ha portato allo scontro tra SIAE e Meta in Italia. Twitter aveva avviato una negoziazione con tre major (Universal, Sony e Warner), ma tutto si è bloccato con l’arrivo di Elon Musk, probabilmente per i costi eccessivi (oltre 100 milioni di dollari all’anno).
Nella denuncia viene sottolineato che l’azienda californiana usa i brani musicali per incrementare il tempo trascorso dagli utenti sulla piattaforma. Inoltre ha volutamente ignorato le richieste di rimozione dei contenuti e assistito gli utenti nell’infrazione. Lo stesso Musk ha ipotizzato di “nascondere” i contenuti con l’abbonamento a Twitter Blue, in modo da evitare la sospensione dell’account.
Nella denuncia è riportato un tweet in cui Musk afferma che il DMCA (le legge sul copyright negli Stati Uniti) è una piaga dell’umanità. David Israelite, Presidente della NMPA, aveva dichiarato che il nuovo CEO doveva risolvere il problema con urgenza.
L’associazione ha chiesto al tribunale di infliggere una multa di 150.000 dollari per ogni violazione. Dato che i brani musicali sono oltre 1.700, Twitter dovrebbe pagare un risarcimento di oltre 250 milioni di dollari. Al momento non risulta nessun tweet da Musk o dal CEO Linda Yaccarino sull’argomento.