Si avvicina l’ atteso impatto di ciò che rimarrà, dopo l’attraversamento degli strati più bassi dell’atmosfera, dell’ Upper Atmosphere Research Satellite ( UARS ) con la Terra. E l’Italia sembra poter essere tra le mete del suo viaggio.
Ciò che rimane del satellite inviato per raccogliere dati sui componenti chimici e le dinamiche della stratosfera potrebbe colpire la Terra ad una velocità tra i 90 e i 235 chilometri orari e, anche se vi è appena
una possibilità su 3.200 che un frammento della ferraglia spaziale arrechi danno all’uomo, la NASA continua a monitorare la situazione: l’ ultima rilevazione stima l’ingresso nell’atmosfera terrestre per questo pomeriggio/sera.
Nel caso in cui, nonostante le basse probabilità, qualche pezzo del corpo satellitare mantenga dimensioni consistenti, vi è circa il 70 per cento di possibilità che cada in mare, ma vi è anche tra le possibili traiettorie (la cui percentuale di probabilità è aumentata dell’1,5 per cento) il Nord Italia, dove il passaggio dei detriti è atteso sopra i cieli tra le 21:25 e le 22:03 di questa sera o tra le 3:34 e le 4:12 di sabato 24 .
Il territorio potenzialmente interessato comprende le Province Autonome di Trento e Bolzano, tutte le province di Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, nonché quelle di Piacenza e Parma per l’Emilia Romagna.
Nella remota ipotesi in cui stime più affinate indichino l’Italia quale bersaglio di UARS, la Protezione Civile invita chi abita nelle regioni del Nord a “preferire i luoghi chiusi” e addirittura “i piani bassi”, dal momento che i frammenti “possono anche perforare tetti e solai”.
La NASA, inoltre, chiede che nessuno tocchi nulla in caso di rinvenimento di qualcosa che possa apparire un frammento dello UARS
Claudio Tamburrino