Lo scorso anno Uber ha lanciato Ride Pass, un abbonamento mensile da 24,99 dollari che consente a chi si sposta molto con il ride sharing di ottenere sconti fissi su ogni corsa. Ora il gruppo sembra pronto a fare un passo in più, arrivando a proporre una forma di sottoscrizione all inclusive per tutti i propri servizi, non solo quelli legati all’ambito della mobilità.
Un abbonamento per tutti i servizi di Uber
Sarebbe già stata avviata una fase di test nelle città di San Francisco e Chicago per una proposta che mantenendo invariato il prezzo (sempre 24,99 dollari) offre non solo sconti per gli spostamenti in auto, ma anche la possibilità di ricevere gratuitamente le consegne di Uber Eats e di accedere senza alcuna spesa aggiuntiva all’utilizzo delle bici e degli scooter elettrici della flotta JUMP. Una tariffa all-in-one, dunque, una sorta di Amazon Prime che aggrega l’intera offerta dell’azienda. Interpellato al proposito, un portavoce non ha confermato né smentito l’indiscrezione, limitandosi a commentarla come segue attraverso le pagine del sito TechCrunch.
Dalle pietanze alle ruote e tutto ciò che si trova nel messo, siamo sempre alla ricerca di modi per rendere Uber l’opzione migliore a cui affidarsi per i bisogni di tutti i giorni.
Il rumor parla anche di un’altra formula di abbonamento, più economica, che offre sconti sul ride sharing e consegna gratuita delle pietanze acquistate con Uber Eats per ordini superiori a una determinata cifra. Al momento non è dato a sapere se le iniziative verranno un giorno lanciate a livello globale. Con tutta probabilità al momento si trovano in fase sperimentale proprio per raccogliere feedback sull’accoglienza riservata dagli utenti.
Può essere questa, per Uber, la strada da percorrere al fine di guadagnare un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, quella di Lyft su tutte. Dopotutto, la volontà di dar vita a una forma di mobilità intermodale ci è stata confermata nei mesi scorsi anche da Piero Molino (Senior ML / NLP Research Scientist di AI Labs) nel corso della nostra intervista.
… le diverse modalità di trasporto diventeranno sempre più interoperabili, al punto che non sembrerà più impensabile indicare l’indirizzo di un albergo a New York su di un’app stando seduti sul proprio divano di casa e acquistare un pacchetto che include l’Uber che ti porta alla stazione, il biglietto del treno che ti porta in aeroporto, quello del volo che ti porta al JFK e l’Uber che ti porta all’albergo, senza dover aprire quattro differenti siti o app per incrociare gli orari e pagare con diversi sistemi. Se in questo poi si includono servizi di noleggio di automobili e biciclette o monopattini elettrici, credo davvero che l’idea di un servizio che porta le persone da un punto A a un punto B del pianeta sia alla nostra portata.