Chi sceglie di affidarsi a Uber per spostarsi nelle città è chiamato a tenere un comportamento educato durante il viaggio. Una regola da sempre non scritta, fino ad oggi dettata dal buon senso, ma ora imposta dall’introduzione di una nuova policy. Il colosso del ride sharing annuncia oggi un cambiamento rivolto ai passeggeri: così come accade ormai da tempo per gli autisti, quelli che otterranno un rating basso potranno essere esclusi dalla fruizione del servizio.
Uber, no ai passeggeri con rating basso
La novità riguarderà in un primo momento i territori di Stati Uniti e Canada, ma pensiamo non ci siano particolari ostacoli alla sua introduzione in altri paesi. Non è dato a sapere quale sia la soglia fissata dall’azienda sotto alla quale si rischia di incorrere nella disattivazione dell’account. Un portavoce della società ha in ogni caso reso noto, attraverso le pagine del sito TechCrunch, che prima della sospensione gli utenti riceveranno diverse notifiche e più avvisi in modo da poter correggere il tiro, assumendo un comportamento più educato e rispettoso a bordo delle vetture.
Il voto viene assegnato all’utente dall’autista al termine della corsa. Così Kate Parker, numero uno della divisione Safety Brand and Initiatives, ha commentato la scelta.
Il rispetto non è una strada a senso unico, così come non lo sono le responsabilità. Da tempo agli autisti viene chiesto di soddisfare una soglia minima di rating che può variare da città a città. Sebbene ci aspettiamo che solo un piccolo numero di passeggeri possa essere interessato dalle disattivazioni basate sul rating, è la cosa giusta da fare.
Stando ad alcuni documenti trapelati nel 2015, gli autisti sono chiamati a mantenere il proprio rating mediamente al di sopra del valore 4,6/5, anche se la soglia varia da città a città, non è dato a sapere sulla base di quali parametri. Non è chiaro nemmeno se la novità annunciata oggi sia stata introdotta in conseguenza a un aumento delle lamentele manifestate da chi presta servizio per la società.