Dal palcoscenico dell’evento Forbes Under 30 Summit in scena a Detroit la presentazione ufficiale del drone che Uber Eats ha intenzione di impiegare per le consegne del cibo. Progettato dal team Elevate del gruppo (lo stesso al lavoro ormai da tempo sul taxi volante) è caratterizzato da un design a sei eliche e da una batteria che gli consente di muoversi per una distanza massima pari a 29 Km con una sola ricarica.
Uber Eats, il drone per le consegne
Quelle che possono essere definite le ali dell’unità sono in grado di ruotare, consentendo così di effettuare decollo e atterraggio verticale. Al centro un vano che può ospitare un pasto per due persone. Il primo volo è fissato già entro la fine dell’anno con la volontà di avviare una fase pilota nell’area di San Diego a partire dall’estate 2020. Almeno in un primo momento sarà messa in campo una sperimentazione, al fine di raccogliere feedback e segnalazioni in merito al funzionamento ed eventualmente intervenire laddove necessario.
Come Uber ha già reso noto in passato, l’intenzione non è quella di impiegare i droni per compiere l’intero tragitto, ma solo una parte di esso. Quando il cliente invia un ordine, il ristorante prepara la pietanza e la affida al drone che a quel punto si alza per raggiungere velocemente un punto di atterraggio predeterminato. L’ultima parte del viaggio, l’ultimo miglio, sarà curata da autisti (si prevede che l’unità possa atterrare direttamente sopra o all’interno del veicolo) oppure dai rider come avviene oggi. L’intera operazione verrà monitorata in tempo reale attraverso una piattaforma software in esecuzione sul cloud.