Maciej Szpunar, avvocato generale della Corte di Giustizia europea, ha espresso parere favorevole in merito all’ azione legale francese contro Uber . Il colosso del car sharing era stato multato per UberPop , servizio di taxi dalle caratteristiche illegali – almeno a detta dei giudici transalpini.
Uber, ovviamente, aveva provato a difendere la posizione in sede europea, parlando di UberPop come di un servizio digitale e per questo soggetto a regolamentazioni meno stringenti di quelle applicabili ai servizi di trasporto tradizionali. E comunque il funzionamento dell’app in Francia era già stato interrotto.
In attesa della decisione finale dei giudici, attesa per la fine dell’anno, Szpunar ha rigettato le motivazioni della corporation americana e dato ragione alla Francia: ogni stato membro della UE ha tutto il diritto di multare i servizi di taxi o di trasporto che considera illegali, ha sancito il legale, e non vi è la necessità di un intervento preventivo di Bruxelles per garantire legittimità a eventuali decisioni sanzionatorie.
Il parere dell’avvocato generale non è vincolante per la Corte di Giustizia della UE, ma in genere i giudici tendono a seguire le sue indicazioni quando occorre arrivare a sentenza. Per Uber si prospetta insomma un’altra bastonata, in un periodo non certo felice con tutti i guai legali in Europea e nel mondo ( Italia inclusa ) e il CEO Travis Kalanick allontanato in seguito agli scandali sulle molestie sessuali interni all’azienda.
Ad accogliere positivamente , anzi con “cauta soddisfazione” il parere di Szpunar è invece l’Unione Radiotaxi Italiani, che per bocca del presidente Loreno Bittarelli sottolinea le analogie tra il caso francese e il mercato italiano in merito alle limitazioni previste per un servizio come UberPop.
Alfonso Maruccia