Ai vertici di Uber sarebbe in discussione l’ipotesi di allungare le mani su Expedia, la quarta compagnia più grande al mondo per la compravendita di viaggi e soggiorni. Si tratterebbe dell’acquisizione più importante di sempre per la società di San Francisco, che dopo aver rivoluzionato l’ambito del ride sharing, ha esteso il proprio raggio d’azione in altri territori, a partire dal food delivery.
Expedia sarebbe la più grande acquisizione di Uber
L’indiscrezione è stata riportata dal Financial Times, sulla base delle informazioni riferite da tre fonti ritenute a conoscenza dell’iniziativa, ma per ovvie ragioni rimaste anonime. Le aziende coinvolte non hanno rilasciato alcun commento.
Potrebbe giocare un ruolo importante la figura di Dara Khosrowshahi, attuale amministratore delegato di Uber, dal 2005 al 2017, CEO proprio in Expedia. Fa ancora parte del consiglio e, in caso di trattativa, si asterrebbe dalle discussioni sul tema, così da evitare di esercitare influenze e conflitti d’interessi.
Con una mossa simile, la società potrebbe compiere un significativo passo in avanti nella creazione di quella che da più parti è definita una super app , definizione già associata a X di Elon Musk e a Telegram. Vale a dire una piattaforma polivalente, universale, a cui gli utenti si possono rivolgere per un gran numero di servizi.
Il business di Expedia ha generato un fatturato da 12,8 miliardi di dollari nel 2003, facendo registrare ottimi risultati a causa della ripresa del settore turistico dopo la pandemia. Il 2024 non è però andato altrettanto bene. La valutazione di mercato è stimata in circa 20 miliardi di dollari (quella di Uber supera i 170 miliardi di dollari).
Financial Times cita anche il possibile ruolo di Barry Diller nella trattativa. È il magnate statunitense numero uno del gruppo IAC, in cui Khosrowshahi ha lavorato per sette anni e ritenuto da quest’ultimo un grande mentore
. Noto per i parecchi affari di questo tipo portati a termine, oggi è presidente esecutivo proprio di Expedia.