Andrà in scena domani, giovedì 12 dicembre, la manifestazione nazionale organizzata dalle associazioni che rappresentano i Noleggio con Conducente, per protestare contro le disposizioni introdotte dai decreti firmate dal ministro Salvini. Le città mobilitate sono Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Venezia, Trieste, Cagliari, Catanzaro e Palermo. Esprimendo solidarietà agli addetti ai lavori del mondo NCC, Uber ha deciso di sospendere temporaneamente i servizi Uber Black, Reserve, Van, Lux e Green.
Protesta NCC: solidarietà da Uber
La decisione è stata presa per confermare l’impegno nella difesa del diritto alla mobilità e al lavoro, ribadendo la necessità di tutelare l’esigenza dei cittadini di potersi muovere in modo rapido, sicuro e accessibile, evitando le penalizzazioni imposte dal settore dalle ultime normative. Riportiamo di seguito le parole di Lorenzo Pireddu, General Manager di Uber Italia, contenute nel comunicato stampa giunto in redazione.
Sospendiamo i nostri servizi Black, Reserve, Van, Lux e Green in solidarietà con le migliaia di operatori NCC che stanno lottando per la loro sopravvivenza. Il decreto non solo avrà ripercussioni negative sui posti di lavoro della categoria, ma di fatto metterà ulteriormente in crisi il trasporto nelle nostre città. Riteniamo che questo decreto sia incostituzionale e lo contesteremo nelle sedi opportune. Dobbiamo concentrarci su una riforma più ampia del trasporto pubblico non di linea, che preveda leggi che vedano nella tecnologia uno strumento per offrire un servizio adeguato alle necessità degli utenti con l’obiettivo di rendere le nostre città meno trafficate, più verdi e più piacevoli da visitare. Non possiamo lasciare che una piccola minoranza determini la vita di milioni di cittadini.
È inoltre citato un sondaggio condotto da SWG e secondo cui il 64% degli italiani ritiene insufficiente l’attuale disponibilità di taxi e FCC, per gestire il flusso del turismo che si riverserà a Roma e in tutto il paese in vista del Giubileo 2025. Ancora, il 60% degli intervistati chiede una maggiore diffusione degli NCC per migliorare gli spostamenti nelle città. Prosegue Pieddu.
Stiamo parlando di un decreto che è stato già bocciato dai cittadini, come ha recentemente confermato una ricerca di SWG secondo cui 7 italiani su 10 ritiene che possa distorcere la concorrenza, penalizzando sia i consumatori che i conducenti di NCC. Oltre ai 20 minuti di attesa obbligatoria imposti agli NCC, che sono contro ogni logica che vorrebbe tutelare le esigenze degli utenti, di fatto questo decreto re-introduce il rientro in rimessa per gli NCC, misura già bocciata nel 2020 dalla Corte Costituzionale, mirando solamente a punire migliaia di aziende e operatori del noleggio con conducente senza un vero e proprio criterio.
Il comunicato inviato da Uber si conclude ribadendo la disponibilità al dialogo con le istituzioni, al fine di trovare soluzioni efficaci che possano favorire l’adozione di una mobilità più efficiente, sostenibile e inclusiva per tutti.