Il supporto da parte di sviluppatori e software house sarà determinante per il successo di un’iniziativa come Stadia, che nell’ambito del cloud gaming dovrà vedersela tra gli altri anche con la concorrenza di Microsoft e del suo xCloud. Tra coloro che hanno già scelto di affiancare Google nella sua avventura c’è anche Ubisoft: lo si sa fin dallo scorso anno, fin dalla scelta di Assassin’s Creed Odyssey come primo banco di prova per la piattaforma.
Stadia: Ubisoft e il porting dei giochi
Il CEO Yves Guillemont è tornato a parlare di Stadia in questi giorni in occasione di un incontro con gli investitori, focalizzando l’attenzione in particolare sul porting dei giochi. Stando al suo parere, l’operazione per i titoli già esistenti non richiederà un particolare sforzo né importanti investimenti dal punto di vista economico. In altre parole, i titoli già distribuiti su PC o console potranno facilmente essere proposti in una versione ottimizzata per lo streaming. Queste le sue parole.
Il costo extra per il porting, per assicurarsi che i titoli funzionino bene su Stadia, non è poi così elevato. Fa parte dei nostri piani e abbiamo un buon rapporto con Stadia per far sì che diventi profittevole. Non stiamo parlando di “giochi 2.0” che richiedono un lavoro extra.
Potrebbe essere questo uno degli argomenti di discussione affrontati nella sessione Reddit AMA che andrà in scena questa sera, con Andrey Doronichev (Director of Product) pronto a rispondere ad alcune delle domande poste dalla community. Ubisoft, va ricordato, ha già reso nota l’intenzione di offrire a partire dal prossimo anno la formula di abbonamento premium Uplay+ per l’accesso ai propri titoli.
Tra i giochi disponibili al lancio di Stadia ce ne sono diversi appartenenti al catalogo del publisher francese: oltre al già citato Assassin’s Creed Odyssey anche il best seller Tom Clancy’s The Division 2, Trials Rising, Just Dance 2020 e Ghost Recon Breakpoint.