Rispettando l’usuale tradizione di appellare ogni release della sua distro Linux con il nome di un animale esotico, Canonical ha annunciato la fresca disponibilità di “Oneiric Ocelot”: ovverosia Ubuntu 11.10. La nuova versione del sistema operativo Linux con vocazione mainstream porta in dote novità sia alla shell grafica di default che alle tecnologie sottostanti.
La discussa interfaccia Unity è ora disponibile anche in una versione 2D per quei sistemi privi di accelerazione grafica tridimensionale (di una GPU all’altezza, insomma), mentre l’acquisizione e l’installazione di pacchetti software dal marketplace integrato (Ubuntu Software Centre) è stata resa più facile grazie a migliore nella velocità, nella ricerca e nell’usabilità.
Canonical dice di aver migliorato anche l’installazione e la gestione dei servizi di data center con l’introduzione di “Orchestra”, mentre chi lavora con l’architettura ARM sarà felice di sapere che Ubuntu ora supporta la piattaforma a basso consumo anche lato server.
In contemporanea alla distribuzione di Ubuntu 11.10, Canonical ha reso disponibile anche la prima versione ufficiale del suo client Windows per l’accesso al servizio di storage remoto Ubuntu One. Il software è ora uscito dalla fase di beta, offre 5 Gigabyte di spazio di archiviazione gratuito per la sincronizzazione dei dati su molteplici dispositivi e piattaforme operative (Windows, Ubuntu, Android, iOS) e un prezzo accessibile per l’acquisizione di spazio di storage aggiuntivo: 2,99 dollari al mese per 20 Gigabyte.
Alfonso Maruccia