Mark Shuttleworth sa come far parlare di sè e della sua società Canonical : non contento di aver dato il la a discussioni e polemiche intorno al futuro di Ubuntu e di Linux, prima con l’adozione dell’interfaccia Unity al posto di GNOME e poi con l’annuncio dell’ abbandono del server grafico X , l’imprenditore del software open source anticipa ora che una futura versione di Ubuntu integrerà le librerie del framework di sviluppo Qt .
L’ambiente multipiattaforma, basato sul linguaggio C++ standard con l’aggiunta di macro e uno speciale generatore di codice noto come Meta Object Compiler , troverà posto tra i file del CD di Ubuntu dopo aver passato le colonne d’Ercole dell’ atteso Narvalo Elegante – aka Ubuntu 11.04.
Qt andrà ad affiancare il framework GTK per lo sviluppo di applicazioni su Ubuntu, dice Shuttleworth, fornendo ai coder una maggiore libertà di scelta e garantendo il supporto integrato alle applicazioni Qt già esistenti.
Per integrare le librerie Qt con la gestione della configurazione di sistema di Ubuntu dconf , Canonical è al momento impegnata nello sviluppo di “binding” in grado di fare da ponte tra Qt e il suddetto dconf. Assieme alle librerie Qt, sul CD di Ubuntu finiranno anche alcune delle applicazioni sviluppate con il framework – naturalmente dopo aver passato il processo di valutazione per la loro inclusione.
La decisione di integrare maggiormente Qt all’interno di Ubuntu rappresenta la naturale conseguenza della tendenza inclusiva di Shuttleworth e di Canonical, desiderosi entrambi di portare la loro distro su un numero quanto più ampio possibile di dispositivi . Qt è attualmente disponibile per Windows, Linux e Mac, ed è usato da imprese e produttori specializzati nella realizzazione di sistemi “embedded” come Genivi (automotive), l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Asus (netbook EeePC) e altri.
Alfonso Maruccia