One Hundred Paper Cuts è un progetto appena lanciato da Canonical con l’intento di rendere la sua famosa distribuzione Ubuntu ancor più intuitiva e semplice da usare. L’iniziativa si prefigge lo scopo di trovare e correggere almeno un centinaio di difetti nel design di Ubuntu: difetti generalmente piccoli, e dunque facili da correggere, ma capaci – spiega Canonical – di impattare negativamente sull’esperienza d’uso dell’utente finale.
Tra i compiti del nuovo progetto vi sarà quello di raccogliere e organizzare le risorse necessarie a correggere i bug, valutare e pubblicizzare i benefici portati dalle modifiche, nonché tracciare l’impatto che queste correzioni avranno nelle successive versioni del sistema operativo.
Affinché l’iniziativa abbia successo, Canonical afferma che sarà di cruciale importanza l’aiuto della comunità di utenti: ciò non solo in termini di forza lavoro, ma anche per portare alla luce quei difetti o lacune che gli sviluppatori tendono generalmente a ignorare o sottovalutare. Tali bug si possono celare nel file manager, nei menù di sistema o nel modo in cui Ubuntu notifica certe informazioni all’utente.
Ars technica ricorda come lo scorso anno, in seno ad un progetto di più ampio respiro chiamato Ayatana , Canonical abbia costituito un team di designer professionisti con lo scopo di migliorare l’usabilità generale di Ubuntu. L’iniziativa One Hundred Paper Cuts sarebbe dunque figlia di tale progetto, così come lo è stato in precedenza il nuovo sistema per le notifiche di sistema introdotto in Ubuntu 9.04 .
One Hundred Paper Cuts spera di scovare e risolvere cento difetti nell’usabilità di Ubuntu in tempo per il rilascio della prossima release della distribuzione, la 9.10 .
Alessandro Del Rosso