A breve distanza dal debutto di Ubuntu per smartphone , Canonical ha ora svelato quelle che saranno le caratteristiche dell’interfaccia dell’OS basato su Linux una volta montato su tablet: la GUI è ottimizzata per l’uso delle tavolette mastica-video, ma alla base c’è lo stesso sistema operativo di PC e cellulari.
Disponibile in versione “preview” (per tablet Nexus 7 e Nexus 10 di Google) a partire dal 21 febbraio, Ubuntu per tablet rappresenta – nei piani di Canonical – l’ultimo tassello di quella convergenza tra form factor e schermi in cui l’OS Linux più chiacchierato intende svolgere un ruolo da protagonista nel prossimo futuro.
Ubuntu per tablet farà girare due app in contemporanea su schermo, dice Shuttleworth, e la funzionalità “side stage” permetterà a tale scopo di usare una app per cellulare. Così l’utente guadagna in efficienza e le app mobile guadagnano in usabilità sullo schermo di un tablet, dice il fondatore di Canonical.
Una volta collegati mouse e tastiera alla tavoletta, inoltre, Ubuntu per tablet darà accesso a tutte le funzionalità dell’OS a cui gli utenti di computer sono abituati – su uno schermo da 10 pollici. La sicurezza del sistema è garantita così come la possibilità di gestire il “thin client” con schermo touch con gli stessi strumenti usati attualmente dalle aziende.
Così come già indicato nel caso di Ubuntu per smartphone, Canonical non nasconde le proprie ambizioni con l’iterazione tablet del suo OS e ammicca al mercato corporate. I tempi, però, sono lunghi: l’interfaccia a tavoletta è attesa al debutto con Ubuntu 14.04, vale a dire in seguito alla distribuzione della release pensata per gli smartphone (Ubuntu 13.10) in arrivo a ottobre 2013.
Riguardo quest’ultimo prodotto, i primi cellulari commerciali basati su Ubuntu sono attesi nel 2014 e c’è la possibilità – remota, dice Shuttleworth – che i produttori provino a “guastare” l’esperienza della nuova UI con modifiche alquanto vistose. Se non altro, sostiene Shuttleworth, un nome di primo piano dell’industria ha già deciso di supportare il debutto di Ubuntu su smartphone.
Alfonso Maruccia