San Francisco (USA) – Una Ubuntu piccola piccola specificamente pensata per girare all’interno di una macchina virtuale. È quanto ha presentato questa settimana Canonical in occasione del VMworld , un evento organizzato da VMware a cui hanno partecipato un po’ tutti i grossi nomi del settore informatico.
La nuova Ubuntu ultraleggera si chiama Jeos , acronimo di Just Enough Operating System , e permette di utilizzare Ubuntu come sistema operativo guest (ospite) minimizzando il consumo di risorse di calcolo e memoria.
Sacrificando software come MySQL, Cups, postfix, slapd, evms e mutt, Canonical è riuscita a portare la dimensione di Ubuntu Jeos a 215 MB , più i 65 MB del software di virtualizzazione VMware inglobato nella distribuzione.
Gerry Carr, marketing manager di Canonical, afferma che Ubuntu Jeos è il sistema operativo guest ideale per i vendor di software indipendenti, che possono far girare anche molte copie della distribuzione senza sovraccaricare i propri server. Ma Jeos è particolarmente adatta anche per la creazione di virtual appliance , ossia di applicativi preconfigurati per girare all’interno di una macchina virtuale.
Alcune voci parlano dell’imminente rilascio di una appliance per Ubuntu JeOS sviluppata da Business Objects , azienda nota per le sue soluzioni di business intelligence, insieme a VMware e Canonical.
Restando in tema di open source, VMware ha invece annunciato l’ apertura del codice di VMware Tools , una serie di strumenti che migliorano le performance e la gestione delle macchine virtuali.